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giovedì 8 maggio 2025

L’Anarchia nel XX secolo – Parte LXXVII

1968 

I tempi del Maggio 

3 maggio - Dopo che il preside ha per la seconda volta chiuso la facoltà di lettere di Nanterre, i 30 000 studenti che in aprile hanno occupato la facoltà si trasferiscono alla Sorbona (Parigi). 

13 maggio - Prima grande manifestazione di massa. Dall'originaria,  contingente richiesta di agibilità completa dei locali di Nanterre, compresa la possibilità di usufruire delle proprie camere per gli incontri con i compagni e le compagne, il movimento studentesco è giunto a una contestazione globale del sistema universitario basato sulle baronie, la gerarchia e l'autoritarismo. Le masse studentesche che hanno occupato la Sorbona nella notte alzano le barricate nel Quartiere Latino. La polizia attacca gli studenti con estrema durezza, inseguendoli nei caffè e riempiendo i cellulari di ragazzi e ragazze. Si distinguono in questa opera repressiva i CRS (Corpi Repubblicani di Sicurezza), sotto lo sguardo della popolazione. Atti di violenza sono compiuti nei commissariati ai danni dei giovani catturati. Il comportamento della polizia suscita sdegno nella popolazione parigina, che non esita a prendere le difese degli studenti. Georges Marchais, vicesegretario del PCF, pubblica sull'"Humanité" un articolo, che sembra voler far leva su inconsci sentimenti anti-tedeschi, contro «l'anarchico tedesco Cohn-Bendit». Ma ormai una parte della gioventù operaia non crede più all'efficacia delle «giornate nazionali» di sciopero proclamato dai riformisti e delle relative lunghe passeggiate pacifiche, e riscopre le tecniche della guerriglia urbana che impegna forti contingenti di polizia e risulta vincente. Anche il governo si rende conto di essere estremamente impopolare e di «essersi messo dalla parte del torto». A partire dal 13 maggio smette di prendere l'iniziativa nelle azioni di piazza. L'occupazione vittoriosa dell'Università trascina dalla parte degli studenti le prime masse di giovani operai. Il partito comunista, che si era sbilanciato nella sconfessione degli studenti indicati come «provocatori» e «avventurieri», cambia tattica e modera gli insulti ai ribelli perché la base vede che l'azione diretta, decisa e anche violenta (difesa dalla polizia con lancio di pietre e bottiglie di benzina) dà i suoi frutti. Anche i parigini e persino alcuni turisti parteggiano per gli studenti. L'avanguardia studentesca, estremamente combattiva, non sarebbe mai riuscita a ottenere tale ampiezza di consensi  se la polizia non fosse penetrata nella Sorbona scatenando  una selvaggia caccia all'uomo, se i cortei studenteschi non fossero stati attaccati con estrema brutalità. 

14 maggio - Il governo non reagisce davanti alle occupazioni di fabbriche effettuate dagli operai più giovani che trascinano con sé anche gli anziani aderenti alle organizzazioni riformiste. La polizia riceve l'ordine di non cercare di riconquistare le facoltà occupate né il teatro dell'Odèon, gestito da un collettivo rivoluzionario. Il governo aspetta che la corrente rivoluzionaria si esaurisca o che la maggioranza  della  popolazione cessi di provare simpatia per il movimento delle occupazioni. Intanto, anche il partito comunista addolcisce le proprie posizioni nei confronti degli studenti. 


















on, gestito da un collettivo rivoluzionario. Il governo aspetta che la corrente rivoluzionaria si esaurisca o che la maggioranza  della  popolazione cessi di provare simpatia per il movimento delle occupazioni. Intanto, anche il partito comunista addolcisce le proprie posizioni nei confronti degli studenti. 



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