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giovedì 15 maggio 2025

L’individualismo

L'individualismo, va sottolineato, può essere inteso in almeno due modi. Il primo, il più comune, è la giustificazione ideologica dell'egoismo più rapace, l'idea che i rapporti tra gli esseri umani devono sottostare alla legge bruta della lotta per la vita. E il caso dell'economia liberale, che domina il mercato e difende il non intervento dello Stato negli affari delle imprese capitaliste, proprio a beneficio dei più forti. Quello che Emma Goldman chiamava «rude individualismo». L'altro - quello di Stirner e i suoi seguaci - è una corrente che, senza basarsi su dogmi o su una tradizione ereditata, fa appello solo alla coscienza individuale". Contro la morale dell'arrivismo e del dominio, questo individualismo rimanda a una rivoluzione interiore e dei sentimenti, a una maniera di stare al mondo che promuove la differenza e 'unicità delle persone, davanti alla dittatura del capitale. «La "libertà individuale"», scriveva Stirner,

che il liberalismo borghese vigila gelosamente, non significa affatto che io sono totalmente libero di autodeterminarmi liberamente, nel qual caso le azioni che compio diverrebbero davvero mie, ma indica semplicemente che io sono indipendente dalle persone. È libero individualmente chi non è responsabile di fronte a nessun uomo”. 

Tutto quel che non si vive direttamente, in prima persona - pensieri, azioni e rapporti umani - si trasforma in sacrificio, ideologia e sfruttamento. La vita autentica implica la rivolta permanente contro tutti i poteri separati.


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