Translate

mercoledì 31 agosto 2011

COMUNITARISMO E MUNICIPALISMO LIBERTARIO


Con il termine comunitarismo si intendono quei movimenti e quelle ideologie che aspirano a trasformare la società creando cosiddette alternative nel campo economico e dell'esistenza personale, come le cooperative alimentari, le scuole, le tipografie, i centri comunitari, le aziende agricole di quartiere, gli squats e così via. Che sia o no esplicitamente teorizzato, il comunitarismo mira a distaccare lentamente lo sviluppo dell'umanità dalla logica delle imprese private (banche, grandi aziende, supermercati, fabbriche e sistemi industriali in agricoltura) e avvicinarlo allo stile di vita di valori collettivi. Col termine comunitarismo si intende una forma di produzione e di scambio che risulta attraente non solo perché richiama un senso d'amicizia e di collettivo, ma anche perché è sotto il "controllo operaio".
Il comunitarismo non cerca di creare un centro di potere che serva ad abbattere un giorno il capitalismo, ma cerca di metterglisi in concorrenza, di svalutarlo, di sopravvivergli, di fungere da barriera morale all'avidità e alla malvagità dell'economia borghese. Non si tratta, per dirla in breve, di una politica, ma di una pratica, spesso limitata a gruppi di piccole dimensioni che fanno la "scelta" di acquistare o di lavorare in aziende cooperative/comunitarie. Proudhon è stato per molti versi uno dei padri del comunitarismo, si risale a circa centocinquanta anni fa, a un'epoca in cui la maggior parte della produzione di oggetti era affidata agli artigiani e quella agricola e alimentare a piccoli contadini. Da allora sono nate tante cooperative, animate dalle più ambiziose speranze e destinate in genere a fallire, a vivacchiare o a trasformarsi in imprese orientate al profitto. Per riuscire a sopravvivere sul mercato capitalista, sono state regolarmente costrette ad adattarvisi o sono state semplicemente annientate dalla concorrenza di aziende animate da uno spirito di rapina e, nei fatti, più efficienti, ma tutte orientate al profitto. Anche dove le cooperative riescono a difendersi dalla concorrenza capitalista, tendono a chiudersi in se stesse, a concentrarsi sui propri problemi e interessi e, nella misura in cui sono in rapporto tra loro, a puntare tutto sulla propria sopravvivenza o la propria espansione. a riunire in sé non collettivisti ma capitalisti collettivi e, in ultima analisi, a essere più capitaliste che colletiviste nella pratica e negli interessi
Il municipalismo libertario invece è decisamente un'espressione politica antistatale che vuole la democrazia, il rapporto diretto, faccia a faccia, il dialogo, il confronto. è soprattutto attento alle questioni fondamentali del potere.
A differenza del comunitarismo, il municipalismo libertario si preoccupa del potere: non semplicemente del potere di autocontrollo che si può acquisire partecipando a una riunione ispiratrice, ma il potere concreto che si esprime in forme organizzate di libertà, concepite in modo razionale e costituite con modalità democratiche. Il municipalismo libertario vuole raggiungere il potere, non vuole semplicemente sfruttare la rivendicazione del potere a scopi di propaganda e di spettacolo, e non respinge l'uso del potere, ma vuole darlo in mano alla gente nelle assemblee popolari.
Il municipalismo libertario non esclude il potere, un potere concreto, non semplicemente quella forma alla moda di "potere di autocontrollo", che sovente altro non è che uno stato di esaltazione emotiva . Si tratta di una ripresa e un'estensione della tesi aristotelica secondo la quale gli essere umani sono costituiti per vivere come "animali politici". Il municipalismo libertario è una comunità strutturata, che possiede una sua costituzione e una sua legislazione, fondate su basi razionali e democratiche.. Sono il municipio e la confederazione di municipi che, affronta problemi e questioni con il dialogo, non solo è in grado di sostituire lo Stato, ma anche di svolgere le funzioni socialmente necessarie di cui lo Stato si è appropriato a spese del potere degli individui

martedì 16 agosto 2011

LA SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

La comunicazione è vittima di un eccesso di comunicazione.

Un albero che cade in un bosco produce rumore produce rumore se non vi è nessuno a sentirlo?

Il concetto stesso di comunicazione è il passaggio finalizzato di informazioni tra soggetti diversi. La trasformazione poi da informazione a comunicazione avviene attraverso momenti di vera e propria manipolazione del messaggio in virtù dei destinatari scelti, dove per manipolazione intendiamo il trattamento di un’informazione avendo in mente uno scopo da perseguire.

Internet rappresenta la migliore espressione di comunicazione omnidirezionale che l’uomo sia mai stato capace di inventare, l’apoteosi del passaggio della comunicazione broadcast (uno a tanti) a quello narrowcast (tanti a tanti), per molti il sigillo finale sul processo di democratizzazione dei media, la fragolina sulla torta della rivoluzione digitale.

Internet consente la gestione del valore intrinseco dell’informazione, l’importanza della sua velocità di trasferimento e il significato che essa può assumere dopo una opportuna elaborazione. Se ci lasciamo schiacciare in modo passivo da questa marea di dati, di informazioni rischiamo di sostituire il mondo naturale e reale con uno totalmente artificiale; trasformare la società dell’informazione in società della simulazione.  

JANIS JOPLIN - Mercedes Benz


Oh Signore, mi comprerete una Mercedes Benz?

I miei amici guidano solo Porsche, io devo cambiare.

Ho lavorato duramente per tutta la vita, senza aiuto da parte degli amici

Allora Signore mi comprerete una Mercedes Benz?

Oh Signore, mi comprerete una TV a colori?

Cercando dollari vado alla ricerca di me stessa,

aspetto la posta ogni giorno fino alle tre

e allora, Signore mi comprerete una TV a colori?

Oh Signore mi regalerete una notte in città?

Io conto su di voi, Signore, vi prego non abbandonatemi,

dimostrate il vostro amore per me e regalatemi la prossima.

Oh signore, mi regalerete una notte in città?

Oh Signore, mi comprerete una Mercedes Benz?

I miei amici guidano solo Porsche, io devo cambiare.

Ho lavorato duramente per tutta la vita, senza aiuto da parte degli amici

Allora Signore mi comprerete una Mercedes Benz?