1969
Nasce in Francia il Mouvement Communiste Libertaire, dall'incontro tra un gruppo dell'ex Fédération Communiste Libertaire,della Jeunesse Anarchiste Communiste e del Groupe Action di Tours.
1-2 novembre - Al convegno della FAI a Carrara duri scontri tra situazionisti e tradizionalisti, tra l'anarchismo dell'anziano Mario Mantovani e i «reichiani» di Napoli. L'«anziano» Gino Cerrito accusa i situazionisti di essere borghesi teorici del classismo marxista.
12 dicembre - Poco prima delle16 scoppia una bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano, a pochi passi da piazza del Duomo. Le prime notizie di cronaca parlano di 14 morti e di feriti gravissimi. L'attentato s'inquadra nel clima di tensione generato dall'autunno caldo (resistenza padronale alle richieste operaie, scadenza dei contratti di lavoro, metodi di lotta ripresi dal Maggio francese, unità studenti-operai) e viene interpretato come l'inizio della reazione alla fase contestatrice aperta nel 1967-68. Nella stessa giornata esplode una bomba anche a Roma, all'Altare della Patria, senza provocare vittime. Notte tra il 15 e il 16 dicembre «Cade» dal quarto piano della Questura centrale di Milano l'anarchico Giuseppe Pinelli, ferroviere di 42 anni. Il «suicidio» della notizia ufficiale scatena dopo un primo momento d'incertezza vivissime polemiche. Trattenuto illegalmente in stato di fermo per tre giorni e sottoposto a interrogatorio in merito all'attentato di piazza Fontana, Pinelli, secondo la versione della polizia, vistosi scoperto, si sarebbe lanciato dalla finestra gridando: «Questa è la fine dell'anarchia!». La grottesca versione non convince, come non convince il tentativo di addossare agli anarchici il sanguinoso attentato. Viene fermato, intanto, il 15 dicembre, un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, di qualche anno più giovane di Pinelli. Valpreda, che aveva fondato a Roma il circolo 22 Marzo, viene trasportato in quella città. Da parecchi mesi il movimento anarchico subisce interrogatori e intimidazioni da parte della polizia e della magistratura in quanto ritenuto colpevole di esplosioni avvenute a Milano alla Stazione Centrale e alla Fiera Campionaria il 25 aprile 1969, e che successivamente si riveleranno invece di matrice fascista.
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