Translate

Visualizzazione post con etichetta Baader Meinhof. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Baader Meinhof. Mostra tutti i post

giovedì 11 settembre 2025

L’Anarchia nel XX secolo – Parte XCI

1974 

2 marzo – Nel carcere franchista di Barcellona viene barbaramente ucciso, mediante strangolamento con garrote vil, il giovane anarchico  Salvador Puig Antich, reo di essersi difeso sparando in un assalto poliziesco. Da tutto il mondo erano giunte al dittatore spagnolo richieste di clemenza. L'ira dei democratici, degli antifascisti e degli anarchici per questo ennesimo delitto di Franco scatena ondate di protesta. Assieme ad Antich viene ucciso con il garrote il giovane polacco Heinz Ches. 

21 novembre - Gli avvocati della difesa della RAF (Frazione Armata Rossa), meglio nota come banda Baader-Meinhof, tengono a Francoforte una conferenza stampa per spiegare in quali circostanze è morto in carcere un loro assistito, Holger Meins, arrestato con altri nel 1972. La morte di Meins, detenuto in condizioni di aperta violazione dei diritti dell'uomo che per protesta faceva da 56 giorni lo sciopero della fame, ha suscitato scalpore e scandalo. «Chi si indigna a sentir parlare di omicidi di stato ». Infatti, l'isolamento dei detenuti è inumano, e gli avvocati ricordano al Tribunale di Stato: «che dovrebbe rammentare che fa parte   della recente  storia della nostra nazione. Numerosi altri esempi provano che un giudice non è immune dal diventare il mandante a tavolino di omicidi di stato». Infatti, l'isolamento dei detenuti della RAF «è rigoroso, non sono permesse neppure le visite in chiesa, esiste la censura sulla posta e tutto. Alcuni detenuti sono in isolamento da quattro anni. La giustizia sostiene che l'isolamento è necessario per la rieducazione del detenuto... L'isolamento in realtà porta all'annientamento dell'individuo... I detenuti vengono psichiatrizzati, narcotizzati, minacciati; i visitatori sono insultati e sottoposti a esplorazioni anali e vaginali. Prima ancora di processi e condanne i prigionieri vivono in isolamento acustico totale. Non essendoci  alternative la scelta è o morire lentamente in isolamento o morire di fame». Durante  una visita chiesta da alcune personalità di fama  mondiale tra cui il francese Jean-Paul Sartre e il tedesco Heinrich  Boll, Sartre, dopo essersi sottoposto alla umiliante procedura di ispezione corporale, può parlare con i prigionieri e in una successiva conferenza  stampa dichiara che le condizioni in cui sono tenuti sono effettivamente indegne di un paese civile. I detenuti non vedono nessuno e vivono in celle imbottite in cui non  passa alcun rumore: il silenzio è tale da fare impazzire; il blocco tutt'attorno, totale. Anche gli  avvocati, se prendono a cuore la loro causa, vengono destituiti d'imperio per «affinità ideologica» con gli imputati. Sul caso della banda  Baader, che la stampa borghese chiama «banda anarchica», si apre la discussione in seno al movimento libertario. Il gruppo Durruti di Firenze scrive nel "Bollettino interno" della FAI del giugno-luglio 1972: «Il gruppo Baader è un gruppo di militanti  anarchici che ha operato prima del '69 all'interno del gruppo anarchico di Francoforte Kommune 1». Replica il 26 giugno "Umanità Nova": «I componenti la "banda Baader" ci  tengono a  dichiarare che non sono anarchici e tutta la loro analisi è infatti decisamente marxista-leninista». Gli anarchici li difendono in quanto vittime della violenza statale, non in quanto anarchici. Gli anarchici del gruppo, Petra Schelme, Thomas Weisbecker e Georg von  Rauch, vennero infatti uccisi dalla polizia  nel 1972, e da allora  il gruppo Baader-Meinhof ha assunto posizioni ideologicamente più vicine al maoismo in versione m-l. Il collettivo redazionale di "Umanità Nova" conclude:  «Rigettiamo il terrorismo (e non l'insurrezione popolare e la violenza rivoluzionaria  di  massa)  sotto  qualsiasi aspetto ed in qualsiasi momento storico si verifichi, perché è sempre strumento del potere».