BUENAVENTURA Durruti y Domingo nasce a Leon il 14 luglio 1896 da una famiglia operaia.
Nel 1903 suo padre viene arrestato per aver partecipato allo sciopero dei conciatori, per la giornata di otto ore.
Nell'aprile 1913 diventa "tornitore di seconda classe" e si iscrive all'Unione dei Metalmeccanici. Si fa subito notare per la sua impazienza rivoluzionaria. Nel 1914 è assunto dalla Compagnia delle ferrovie del Nord. Buenaventura partecipa allo sciopero generale ed insurrezionale dell'agosto 1917.
Si mobilita l'esercito che, affrontando gli scioperanti col fuoco della mitraglia, causerà la morte di un centinaio di persone. Durruti fa parte di un gruppo di giovani sabotatori che incendiano locomotive e depositi. Sconfessati dai sindacati, alla fine dello sciopero sono licenziati.
Renitente alla leva e ricercato per gli atti di sabotaggio compiuti si rifugia in Francia. Vi incontra anarchici spagnoli in esilio, legati alla Confederazione Nazionale del Lavoro (CNT).
Nel 1920 si stabilisce a San Sébastian, con altri compagni fonda il gruppo Los Justicieros al fine di contrastare i pistoleros, sicari al soldo del padronato. Partecipa ad un fallito attentato contro il re Alfonso XIII. La guerra sociale è al suo massimo; gli attentati anarchici si moltiplicano e i gruppi libertari cominciano a coordinarsi. Ai Justicieros incombe il compito di trovare delle armi per resistere alla campagna di terrore della borghesia. Grazie a 300.000 pesetas, frutto del loro primo esproprio, acquistano cento pistole Star.
Nel 1922 Durruti incontra colui che diverrà il suo più stretto compagno di lotta, Francisco Ascaso, proprio allora uscito di prigione.
In agosto Los Justicieros si stabiliscono a Barcellona e con alcuni militanti catalani danno vita al gruppo Los Solidarios, embrione della Federazione Anarchica Iberica (FAI).
In seguito all'assassinio,nel marzo 1923, del dirigente CNT Salvador SeguI, Los Solidarios decidono di eliminare molti nemici del proletariato.
Arrestato a Madrid, Durruti viene rilasciato appena in tempo per partecipare all'assassinio, il 14 giugno 1924, del cardinale Soldevila, arcivescovo di Saragozza e grande protettore dei pistoleros.
Dopo il colpo di stato di Primo de Rivera e la feroce repressione antioperaia che ne segue, Durruti è di nuovo costretto all'esilio in Francia.
Nel 1924 compie azioni di guerriglia nei Pirenei. In dicembre, Durruti e Ascaso sono inviati dal sindacato in America Latina.
Dove formano i Los Errantes giustizieri ed espropriatori. Alla fine del 1926, braccati da tutte le polizie del continente, ritornano in Europa.
Dopo un periodo di peregrinazioni, ricco di incontri (Nestor Makhno, Rudolf Rocker... e Emilienne Morin che sarà la compagna di Buenaventura per tutta la vita), Ascaso e Durruti rientreranno in Spagna solo dopo la costituzione della Repubblica nell'aprile 1931.
Il 19 gennaio 1932 i minatori catalani si rivoltano e proclamano il comunismo libertario: abolizione della proprietà privata e del denaro. Dopo cinque giorni di lotta e centinaia di fermi, i minatori sono arrestati e la retata si estende in tutto il paese. Ascaso e Durruti sono imprigionati e deportati prima nel Sahara Occidentale, poi nelle Canarie, dove rimarranno fino a settembre. AI loro ritorno, sono accolti a Barcellona da un'immensa manifestazione.
Nel novembre 1933 la destra vince le elezioni. L'otto dicembre, una nuova insurrezione, sotto forma di sciopero generale offensivo. Gli insorti fanno saltare alcuni ponti e locali dell'autorità. Assemblee popolari decretano l'abolizione della proprietà privata. La difesa della rivoluzione è affidata alle milizie armate. Ma il contagio rivoluzionario non si diffonde e il 15 dicembre, l'insurrezione è vinta. Durruti, nuovamente arrestato, dalla sua cella organizza l'attacco al tribunale che sta istruendo il dossier del sollevamento. Gli incartamenti vengono distrutti, centinaia di operai sono rilasciati, tuttavia Durruti rimarrà in prigione fino a maggio del 1934.
Il 4 ottobre la destra monarchica entra nel governo. Lo stesso giorno Durruti e molti militanti CNT vengono arrestati. Il Partito socialista chiama allo sciopero generale. Scontri armati hanno luogo soprattutto nelle Asturie. Dal 6 al 18 ottobre, esse sono il teatro di violenze inaudite: gli insorti resistono all'avanzata delle truppe, casa per casa.
A partire dal 15 marzo 1936, gli scioperi e le occupazioni di terre si moltiplicano. Parecchi borghesi fuggono dal paese abbandonando fabbriche e latifondi, mentre i militari preparano apertamente un colpo di Stato.
Di fronte a questa radicalizzazione degli eventi, il gruppo Nosotros di Durruti si dedica ai preparativi insurrezionali: fabbricazione di bombe, espropri a
mano armata, sorveglianza di caserme, organizzazione di distaccamenti operai.
Gli operai sono alloro posto di combattimento. Sono le 5 del 19 luglio 1936...
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