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giovedì 14 luglio 2011

L’Architettura per esaltare L’Urbanistica per reprimere

Parigi.
Ben altri simboli meno inoffensivi e più organizzati dell'ingenua ostentazione della torre Eiffel aveva approntato pochi anni prima il barone Haussmann, prefetto di Napoleone III.
Owen e Fourier, in linea con la nascente ideologia socialista, avevano inventato proposte urbanistiche «dal volto umano» che tenessero conto delle esigenze della classe operaia.
Il «piccone risanatore» di Haussmann, con la scusa appunto del risanamento e dell' adeguamento delle strutture urbane alle esigenze della popolazione accresciuta (che di per sé sarebbe stato un moderno e indispensabile intervento di riordino dei servizi), opera in realtà per la repressione di qualunque rivoluzione e barricata popolare. Con la costruzione dei grandi boulevards la borghesia soddisfa le proprie ambizioni e rafforza i sistemi di difesa.
«Gli istituti del dominio mondano e spirituale della borghesia - scriveva Benjamin - dovevano trovare la loro apoteosi nelle cornice delle grandi arterie stradali.
Certe arterie – erano ricoperte, prima della loro inaugurazione, da una tenda, e quindi scoperte come monumenti».
Vivere in una bella cornice, lungo i viali, una bella infilata di case confortevoli e piacevoli da vedere, magari mentre si va a cavallo al Bois lungo i larghissimi marciapiedi costruiti apposta per questo uso. Non importa se il « didietro» delle case è poco curato e se alle spalle dei grandi tagli stradali rimangono quartieri non risanati, né se gli affitti aumentano e il proletariato viene progressivamente ricacciato nei sobborghi.
«l vicoli e i vicoletti più indecenti scompaiono tra le più alte congratulazioni reciproche dei borghesi di fronte ad un successo così fenomenale, per ricomparire subito dopo in qualche altro posto e spesso nelle immediate vicinanze» (Engels, La questione delle abitazioni).
Quanto alla funzione antibarricate e antirivoluzionaria, i risultati si toccarono con mano nel 1871, quando il «metodo Haussmann» diede una mano a schiacciare la Comune: più difficile erigere le barricate data la larghezza delle strade, facilissimo abbatterle con una coreografica carica di cavalleria, qualche scarica di fucileria o un colpo netto di cannone, sparato d'infilata dal fondo di un bel viale rettilineo.

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