Il serpente della rabbia era stato liberato nel mondo e affondò appassionatamente i suoi denti acuminati nei nostri cuori infuocati, mentre il potere e la corruzione giacevano uno accanto all'altra nell'erba alta lungo il sentiero dell'ira.
Una rabbia incontrollabile - potendo frenesia di fuoco e lava, che esplodeva dalla cima della montagna e proseguiva a capo fitto in un assalto furioso, caotico e inarrestabile - soffocava fiumi e sommergeva tutto quello che incontrava nel suo disastroso percorso, fino a quando non si fosse esaurita.
Furia purificante, come un laser bianco e incandescente incideva l'illusione, scavando un tunnel sottile che arrivava diritto fino all'essenza delle cose. Furore illuminante, appassionato e penetrante, che eliminava ogni dubbio e distrazione, il nostro attimo splendente di lucida e assoluta certezza.
Memoria maligna, crudele, provocante, illusoria - che si dimena sfuggente, che lusinga, implora e spesso tormenta. ma tutto alla fine si confonde, si riduce in cenere e io non posso ricordare neanche metà delle cose.
Questo filo intorno al mio dito? è una piccola miccia questi sono i giorni febbrili e infuocati della rabbia.
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