1881-1883
L'anno in cui Luigi Galleani si iscrive all'Università di Torino segna l'inizio di un periodo in cui il gracile movimento socialista torinese, rimasto in ombra dopo la costituzione, nel 1876, di una sezione internazionalista, riprende vigore, in un fervore di iniziative politiche che sboccheranno, nell'aprile del 1882, nella fondazione del periodico socialista «Proximus tuus». Sebbene il giornale si faccia promotore, in un certo qual senso, di una campagna di condanna nei confronti della «sterile intransigenza degli astensionisti che vogliono tutti i diritti o nessuno», l'appello da esso rivolto a tutti coloro che aspirano all'abolizione delle ingiustizie sociali, nonché l'affer-mazione della necessità della creazione di società operaie di resistenza, insieme alla convinzione, propugnata apertamente nelle sue pagine, che la proprietà collettiva delle terre e degli strumenti di lavoro costituiscono la base essenziale del socialismo, non possono che rappresentare un elemento catalizzatore degli interessi del Galleani, che usciva allora dal primo periodo di scapigliata vita universitaria, costellata di numerosi duelli, ma anche di fruttuose prese di coscienza sul piano politico.
È indubbio che una ancora più rilevante influenza sulla formazione politica del giovane Galleani la esercitò la corrente, autodefinitasi comunista anarchica, che trova espressione nelle colonne del nuovo «Proximus tuus». Questo giornale esce nel settembre del 1883 e nel dichiararsi totalmente estraneo al proprio omonimo predecessore, porta tuttavia ad alcune estreme conseguenze quelle che potevano considerarsi presenze anarchiche, sia pure embrionali, di quello stesso giornale. Così dal concetto di proprietà collettiva delle terre e degli strumenti di lavoro si passa a quello della rivoluzione sociale che quando «avrà cambiato le basi fondamentali della società» instaurerà il comunismo anarchico che solo può segnare l'evoluzione delle classi oppresse. Sebbene non sia, allo stadio attuale delle ricerche storiografiche, documentabile la partecipazione e l'apporto del Galleani alla politica di cui si fa portavoce questo secondo «Proximus tuus», è da ritenersi comunque che egli non fosse del tutto estraneo a queste attività. Da un lato infatti troviamo una certa corrispondenza ideologica tra il contenuto del «Proximus tuus» e quello dell'«Operaio giornale della democrazia vercellese» che iniziò le pubblicazioni al principio del 1883 e che segna la prima documentata partecipazione del Galleani alla lotta politica. Dall'altro lato la fondazione da parte dello stesso Galleani del periodico «La boje» di Vercelli, sembra costituire elemento sufficiente per dedurre, se non la diretta partecipazione, almeno l'influenza esercitata su di lui dal gruppo che si era fatto promotore in Torino del giornale «La questione sociale», che si pone, dal punto di vista dei contenuti, come diretta prosecuzione del «Proximus tuus». I concetti espressi dal Galleani nella «Boje», infatti, si ricollegano in maniera assai evidente ai contenuti della «Questione sociale»: la rivoluzione sociale vista come unico strumento per realizzare l'emancipazione totale della classe proletaria e l'ideale libertario visto come fine ultimo a cui deve tendere il socialismo.

































