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giovedì 7 giugno 2012

Freaks di Tod Browning


Il regista Tod Browning dopo le traversie avute con la casa cinematografica Universal per il film Dracula con Bela Lugosi, (censura e pressioni produttive per soluzioni a basso costo) ritorna alla MGM per dirigere Freaks.
Egli radunò negli studi cinematografici l’universo dei cosiddetti fenomeni da baraccone (gemelli siamesi, creature senza mani né braccia, ermafroditi, donne barbute, ragazze dalla testa a punta), che risulta osservato e descritto nella sua opera con grande rispetto, sottolineando su quali principi di armonia e mutuo soccorso si basa questa comunità. Ribaltando luoghi comuni e convenzioni Browning dimostrò che la vera mostruosità risiede altrove, in questo caso nei diabolici, perfidi piani architettati dagli unici due membri del circo fisicamente integri, che mortificano la propria natura umana rivelandosi creature brutali e immorali. 
Ambientato nel mondo del circo è la storia della bella trapezista Cleopatra che venuta a conoscenza della cospicua fortuna ereditata dal nanetto Hans, decide di sposarlo con l’intenzione di accaparrarsi l’eredità, per poi ucciderlo. Il piano, suo e del suo reale amante, il forzuto Ercole, viene però scoperto dagli altri  freaks  che compiono la loro vendetta mutilando orrendamente i due amanti, riducendo lui ad un castrato obeso e lei a donna gallina.
L’orrore di “Freaks” sta nel fatto che è un film assolutamente senza pietà, per nessuno. Se Cleopatra ed Ercole non lasciano, nella loro avidità, spazio a scrupoli, i poveri esseri
deformi esposti nel vaudeville alla morbosa curiosità del pubblico atterrito e deliziato assieme dal monstrum, suscitano sì commozione nel senso etimologico, ma non sono i “buoni” della situazione, non sono i bambini innocenti amati dagli Dei, non c’è spazio per interpretazioni edificanti. Hanno un codice d’onore e di lealtà, aperto all’accettazione, ma senza perdono.
Una fotografia magistrale, una sceneggiatura tanto perfetta da far credere, in alcuni momenti, di assistere a situazioni di vita reale (i freaks non vengono mai ripresi nel circo durante lo spettacolo), caratteri perfetti,una trama semplice ma mai scontata, un montaggio da scuola.
Freaks è molto più che un thriller, dato che tocca i temi dell'umanità e del mostruoso, della fiducia e del tradimento, e Tod Browning ci fa capire che le persone emarginate da una qualche menomazione fisica non possono sperare nella comprensione e nella tolleranza del mondo ordinario, insomma i freaks con la loro radicale diversità non si riescono a catalogare e sono in grado di destabilizzare gli incerti confini della nostra identità, mentale e corporea, per cui nella nostra quotidianità la società cerca di minimizzare le nostre possibilità di contatto con questi misteriosi esseri umani.
Un film particolarmente atipico, prodotto in segreto, proiettato raramente e vietato a lungo in tutto il mondo.

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