Se sedurre la carne la parola,
prepara il gesto, produce destini …
È martirio il verso,
è emergenza di sangue che cola
e s’aggruma ai confini
del suo inverso sessuato, controverso.
O datemi qualcuno che mi ascolti,
ché di parole straripo … qualcuno
che mi prenda per mano e dei sepolti
dei fatti polvere e niente al raduno
mi porti … di occhi o paura … di volti …
Non mi restava ormai niente e nessuno,
e come sanguinando intorno intorno
pesantemente in me cadeva il giorno.
Mi dispero perché
non ho che poche erose scrofolose
parole, a darsi all’ozio intente,
che non sanno far niente.
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