È chiaro come il giorno. Ma gli operai socialisti della Francia, educati nelle tradizioni politiche dei Giacobini, non hanno mai voluto capirlo. Ora, saranno costretti a capirlo, per buona sorte della rivoluzione e di loro stessi. Di dove è venuta loro questa pretesa tanto ridicola quanto arrogante, tanto ingiusta quanto funesta, di imporre un ideale politico e sociale a dieci milioni di contadini che non ne vogliono sapere? Evidentemente si tratta ancora di un'eredità borghese, un legato politico del rivoluzionarismo borghese. Quale è il fondamento, la spiegazione, la teoria di questa pretesa? È la reale o supposta superiorità dell'intelligenza, dell'istruzione, in una parola della civiltà operaia sulla civiltà delle campagne. Ma sapete che con tale principio si possono legittimare tutte le conquiste, consacrare tutte le oppressioni? I borghesi non hanno avuto mai altro principio per provare la loro missione e il loro diritto di governare, o, il che significa la stessa cosa, di sfruttare il mondo operaio. Da nazione a nazione, così come da una classe all'altra, questo principio fatale, che non è altro che quello dell'autorità, spiega e afferma come un diritto tutte le invasioni e tutte le conquiste. I tedeschi non se ne sono forse sempre serviti per giustificare tutti i loro attentati contro la libertà e contro l'indipendenza dei popoli slavi e per legittimare la germanizzazione violenta e forzata? Essi dicono che è la conquista della civiltà sulla barbarie. Fate attenzione, i tedeschi cominciano già ad accorgersi che la civiltà germanica, protestante, è ben superiore alla civiltà cattolica dei popoli di razza latina in generale, e alla cultura francese in particolare. Fate attenzione che essi non si immaginino ben presto di avere la missione di civilizzarvi e di rendervi felici, nella stessa maniera in cui vi immaginate di avere la missione di civilizzare e di emancipare i vostri compatrioti, i vostri fratelli, i contadini della Francia.
Io mi rivolterò insieme agli educandi contro tutti questi arroganti civilizzatori, si chiamino operai o tedeschi, e, rivoltandomi contro di loro, servirò la rivoluzione contro la reazione.
(Tratto da "Lettere a un francese", 1870)
Nessun commento:
Posta un commento