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giovedì 28 luglio 2016

I Katanga a Parigi nel ‘68

E utile fornire al loro riguardo qualche spiegazione perché il legame tra i Katanga e il movimento del maggio può non essere così evidente. Il nome “katanga” era stato dato a questi giovani da un giornalista parigino in carenza di immaginazione. Aveva paragonato i giovani del servizio d’ordine ai mercenari della guerra del Katanga; il che significava che facevano solo da semplici esecutori al soldo degli studenti. Chi erano veramente? Non ho conosciuto tutti i katanghesi, solo una decina, ma credo di poter affermare che avevano più o meno la stessa origine sociale: giovani tra i diciassette e i trent’anni, operai di fabbrica, alcuni disoccupati, abitanti nelle banlieurs delle grandi città e, per quello che qui ci interessa, della regione di Parigi. Per evitare di tracciarne un ritratto troppo idilliaco, diciamo che qualcuno aveva uno stile da teppista, vicino a quella gioventù delinquente che avevo gia incontrato nella mia vita. Ma niente di grave.
Cosa ci facevano alla Sorbonne, Censier, Odeon e nelle manifestazioni di studenti? […] il servizio d’ordine. Resta un’importate questione: un servizio d’ordine di studenti non dovrebbe essere formato solo da studenti? Cosa si stavano a fare lì quei giovani, che con tutta evidenza nulla avevano a che fare con l’università?
Il maggio ’68 non e stato una semplice occupazione di quartiere o universitaria, ma un movimento di grande ampiezza che ha messo in pericolo il governo dell’epoca. Gli scontri con la polizia e i provocatori a volte sono stati molto violenti: per affrontarli ci voleva un servizio d’ordine - come si dice -  muscoloso. Gli studenti, più dotati per la scrittura e la lettura che per il combattimento di strada, non avevano trovato tra di loro le risorse sufficienti. E’ per questo che hanno accettato l’edea dei Katanghesi. E poi, bisogna riconoscerlo, su una barricata un teppista vale almeno due studenti. 

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