Sta per nascere una nuova libertà, una libertà che permetterà alle persone di soddisfare i loro desideri creativi. Come risultato di questo processo, la professione dell’artista cesserà di occupare una posizione di privilegio; è per questo che alcuni artisti contemporanei vi si oppongono. Nella fase di transizione, la creazione artistica si ritrova in guerra con la cultura esistente, e contemporaneamente annuncia una cultura a venire. Con questa dualità, l’arte assume un ruolo rivoluzionario nella società.
Parlare del desiderio significa parlare dell’ignoto, del desiderio di libertà. la libertà della nostra vita sociale, che noi assumiamo come nostro principale impegno, aprirà le porte di un nuovo mondo. È impossibile conoscere un desiderio senza soddisfarlo, e la soddisfazione del desiderio è la rivoluzione. La cultura odierna, essendo individualistica, ha sostituito la creazione con la “produzione artistica”, ed ha prodotto soltanto segni di una tragica impotenza. Creare è sempre scoprire ciò che non si conosce. È il nostro desiderio è fare la rivoluzione.