La donna capirà infatti che, seppur guidati dall'atavica legge
Zal Batmanglij |
The East diretto dall'americano Zal Batmanglij, alla sua seconda regia. Molto apprezzato al Sundance Film Festival, dove è stato presentato, il film è stato scritto a quattro mani (come il precedente) dal regista e dalla protagonista Brit Marling.
The East ci mostra due visioni del mondo lontane e contrapposte. Da un lato il sistema, guidato dal profitto, divenuto oracolo assoluto di un capitalismo aggressivo e senza scrupoli, pronto a mettere a rischio la salute delle persone per servire l’interesse particolare. Dall’altro la protesta, portata avanti attraverso azioni terroristiche e dimostrative, per smontare, denunciare e punire i responsabili di un mondo confuso e impazzito. Da un lato il progresso infinito, acritica e ingenua misura del vivere contemporaneo; dall’altro la decrescita felice, utopico modello di sviluppo anti-sistema.
Certi passaggi del cinema americano riescono ancora a sorprenderci. Abituati alla visibilità debordante dei film merchandising rimaniamo meravigliati di fronte a certe opere che pur continuando a ragionare all'interno di un sistema dominato dal profitto riescono a ritagliarsi lo spazio sufficiente per raccontare l'altra America, quella sparita dalla schermo per far posto ad effetti speciali e scontate amenità.
“Siamo The East. Siamo la tua sveglia del mattino e non ci nascondiamo mai da te. Noi siamo te. Siamo il momento in cui sei sceso dal tapis roulant e hai iniziato a correre sotto il cielo. Siamo la prima volta che hai baciato qualcuno che ha risposto al tuo bacio. Siamo la notte d’insonnia, la notte che hai guardato il soffitto e hai pensato: Tutto qui? È questo il meglio che la vita può offrirmi? No, hai dentro una libertà che non conosce paure".
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