Il sistema della divisione gerarchica è applicato in primo luogo in campo politico, con la distinzione fra un piccolo gruppo e classe dirigente, accentrata e accentratrice, un certo numero di funzionari minori e di guardie armate del potere, e una grande maggioranza di semplici cittadini, il cui compito è quello di obbedire, e – negli stati più moderni – di sottomettersi volontariamente alle decisioni prese dalla classe dirigente; in secondo luogo è applicato in campo economico, con la distinzione fra un piccolo numero di proprietari dei mezzi di produzione, un numero variabile di aspiranti proprietari o piccoli proprietari, e la massa dei lavoratori, la cui funzione è quella di produrre e consumare beni secondo l’interesse dei proprietari del capitale.
L’identificazione storica tra le classi politiche ed economiche, a dato luogo alla distinzione della società in classi nette e separate, che vanno dai detentori del potere alle masse oppresse e sfruttate.
Gli sfruttati non altro strumento per abolire una volta per tutte le proprie condizioni e promuovere la propria emancipazione che quello della rivoluzione radicale, in tutte le sue conseguenze, totale, libertaria, nella distruzione, di ogni centro di autoritarismo che eserciti il potere dell’uomo sull’uomo.
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