21 febbraio: a Milano, alla facoltà di Lettere un’assemblea viene trasformata in processo al servizio d’ordine di Avanguardia Operaia, espulsa insieme al PDUP dal movimento. A Roma, In una affollatissima conferenza stampa viene proiettato il video-tape girato in occasione della cacciata di Lama.
22 febbraio: a Torino, sciopero degli studenti medi contro la riforma Malfatti con loro sfila una rappresentanza degli operai della Singer. A Roma, gruppo di giovani organizza una gigantesca spesa proletaria al grande magazzino “Telestore” di via del Tritone, tra i 19 arrestati per il saccheggio c’è anche il figlio del presidente dell’ENI, Alessandro Sette. A Napoli, trentamila persone in piazza contro il governo dei sacrifici, dallo spezzone composto da studenti e disoccupati si staccano gruppi che vanno a fare spese proletarie; Il circolo fascista Controcorrente viene assaltato; uno studente viene accoltellato perché ha sottobraccio L’Unità e Paese Sera. A Saluzzo, tentativo di fuga fallito e rivolta nel penitenziario della città.
23 febbraio: a Torino, viene gambizzato il caporeparto Fiat Mirafiori, Bruno Diotti, rivendicato dalle Squadre armate operaie. A Cosenza, durante una manifestazione sindacale contro la riforma Malfatti, il servizio d’ordine sindacale tenta di impedire agli studenti l’ingresso nella piazza, dando il pretesto alla polizia per intervenire e fermare quattro giovani. A Udine, una rissa tra gruppi di studenti e servizio d’ordine del PCI. A Bologna, assemblea nella sala dell’ex Borsa, 4.000 persone tra operai e studenti, forti critiche degli studenti al PCI rintuzzate dagli operai. A Cuneo, evasione dal carcere riuscita: sei persone salite sui tetti, riescono a scendere in strada e a far perdere le loro tracce.
24 febbraio: a Roma, al Tiburtino e alla Garbatella, le Unità Comuniste Combattenti assaltano e rapinano due armerie; viene occupato il liceo Castelnuovo. A Trento, corteo per protestare contro l’arresto del segretario di AO accusato di rapina. A Sassari, corteo e occupazione. A Bologna, le Brigate Rosse incendiano due auto della DC, una Citroen GS e una Fiat 124.
25 febbraio: a Roma, assemblea sulla sessualità, è la prima iniziativa del genere e ha un enorme successo, gli indiani metropolitani, che l’hanno promossa, presentano la loro dichiarazione di guerra alle giubbe grige, una specie di programma per riprendersi la città e la vita; viene emesso un mandato di cattura contro un militante del movimento, Enzo D’Arcangelo, di Lotta Continua, assistente a Statistica, accusato dell’aggressione di un fascista.
26 febbraio: a Napoli, un corteo missino si scontra con giovani di sinistra, vengono assalite due sezioni del PCI. A Roma, inizia l’assemblea nazionale del movimento, Il numero dei partecipanti è superiore ad ogni aspettativa si parla di 5.000 persone, ma al grande entusiasmo si unisce una grande confusione, a cui farà seguito una grande delusione, tutte le forze politiche, dagli «autonomi» alla FGCI, cercano di mettere le mani sull’assemblea, mentre si manifesta l’estrema eterogeneità esistente tra le differenti componenti del movimento.
27 febbraio: a Roma, prosegue l’assemblea, ma gli indiani metropolitani, le femministe, molti studenti romani e alcune delegazioni di altre città decidono di riunirsi separatamente denunciando le prevaricazioni subite dagli autonomi che controllano in forza la presidenza, così, mentre nella’aula 1 di Economia – in un clima di intolleranza e di aggressività – si discute malamente del rapporto con gli altri strati proletari, dell’invito rivolto dalla FLM agli studenti perché partecipino al proprio convegno di Firenze, dello scontro con lo stato e il ministero degli interni, in un’aula più piccola si parla della possibilità di instaurare rapporti nuovi all’interno del movimento e tra il movimento e la politica; a tarda sera nell’aula 1 viene votata una mozione, presentata da settori dell’«area dell’autonomia» romana e milanese, che rivendica le azioni militanti di piazza Indipendenza e la cacciata di Lama, e indice una manifestazione nazionale per il 12 marzo.
28 febbraio: a Genova, vengono lanciate molotov contro il negozio Luisa Spagnoli, per protesta contro lo sfruttamento delle detenute alle quali l’azienda pagherebbe poche lire per capi che rivende carissimi, l’azione viene rivendicata con un volantino firmato Lotta Armata per il Comunismo. A Roma, due compagni, Mauro Maffioletti e Stefano Pagnotti vengono feriti a colpi di pistola da un gruppo fascista davanti al liceo romano Mamiani, Maffioletti è colpito ad una gamba, al Pagnotti un proiettile gli si conficca nel fegato.
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