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giovedì 3 dicembre 2020

Alle origini dell'anarchia - parte diciottesima

Il comunardo non è però un sanculotto parigino dell'89, patriota, artigiano sciovinista e repubblicano a oltranza (anche se questi tratti sono ancora evidenti in superficie, nell'«ideologia» del piccolo comunardo). Infatti, anche le piccole imprese artigianali non sono un relitto del passato ma si situano in un rapporto funzionale alla produzione del plusvalore delle grandi industrie moderne. 17-22 settembre. Conferenza di Londra dell'Internazionale. La frazione marxista approva una serie di risoluzioni che tendono ad accentuare in senso centralista, autoritario e burocratico, le funzioni del Consiglio generale (sorta di comitato centrale dell'AIT). Vengono presi provvedimenti disciplinari nei confronti dell'Alleanza della democrazia socialista e della Federazione del Giura. 1-5 novembre. Congresso operaio di Roma ispirato da Mazzini: Cafiero e Tucci diffondono  tra i delegati  un manifesto di Bakunin contro le tesi nazionaliste e democraticiste dei repubblicani di osservanza mazziniana. All'interno del movimento operaio l'anarchismo comincia a differenziarsi sia dal repubblicanesimo borghese sia dall'«autoritarismo e determinismo economicistico marxisti». 

1872 

Maggio. Cafiero e Fanelli s'incontrano a Locarno con Bakunin. Vengono gettate le basi per un'alleanza delle sezioni italiane dell'AIT con la linea espressa da Bakunin. 4 agosto.  A Rimini, conferenza nazionale delle 21 sezioni italiane dell'Internazionale. Si decide la costituzione di una Federazione italiana dell'Internazionale, e di rompere ogni rapporto sul piano ideologico e pratico con il Consiglio generale di Londra. Carlo Cafiero, Andrea Costa  e il giovane Errico Malatesta sono gli uomini di punta di questa tendenza libertaria e antiparlamentarista del movimento socialista. Essi propongono a tutte le sezioni che non condividono l'autoritarismo del Consiglio Generale, di inviare i delegati, il prossimo 2 settembre, non all'Aia al congresso dell'Internazionale, ma a Neuchatel, in Svizzera, « per 

ivi aprire il Congresso Generale anti-autoritario». 2 settembre. Il congresso dell'Aia dell'AIT decide l'espulsione di Bakunin e Guillaume, il conferimento di più ampi poteri al Consiglio generale e il suo trasferimento a New York per sottrarlo all'influenza delle federazioni libertarie (Italia, Spagna e Giura). Quello dell'Aia è l'ultimo congresso della Prima Internazionale. 15-16 settembre. Si tiene nella cittadina di Saint-Imier (Svizzera) un congresso  internazionale antiautoritario. La delegazione italiana (di cui fanno parte Cafiero, Costa, Fanelli,  Malatesta, Ludovico Nabruzzi e Bakunin) è la  più numerosa. Il congresso approva quattro risoluzioni che diventano la piattaforma pratico-ideologica del movimento anarchico. I punti fondamentali sono il rifiuto dei poteri legislativi e direttivi dei congressi, a garanzia della libertà d'azione delle sezioni e la critica alla dottrina marxista dello stato: «il proletariato, impadronendosi del potere politico, diventerebbe egli stesso una classe dominante e sfruttatrice ». Dicembre. Il congresso generale di Còrdoba approva all'unanimità le risoluzioni di Saint-Imier. All'interno della Spagna viene adottato lo stesso tipo di organizzazione decentralizzata proposto per l'Internazionale anti-autoritaria: le sezioni sono autonome e il consiglio regionale assume le funzioni di ufficio di corrispondenza.



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