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giovedì 31 dicembre 2020

Alle origini dell'anarchia - Parte ventiduesima


1887 

L'oculista polacco Lazarus Ludwig Zamenhof (nato nel 1859) pubblica dopo anni di  elaborazione il primo manuale della lingua internazionale Esperanto. Nel 1879 era stato pubblicato il Volapük, altra lingua internazionale elaborata dal sacerdote tedesco Johann Martin Schleyer. Il fine dell'esperanto sarà definito da Zamenhof «la fraternità e la giustizia fra tutti i popoli» (Congresso di Genova, 1906). 11 novembre. Viene costituita a Cittadella (Cremona) l'Associazione Agricola Cooperativa nota sotto il nome di Colonia Cittadella. Nel maggio 1886 era uscito a Brescia il primo numero del giornale "Lo Sperimentale" (uscirà fino al febbraio 1887). Il fondatore, il veterinario anarchico Giovanni Rossi (detto  Cardias), nato a Pisa nel 1885, propugna la fondazione di colonie socialiste. La prima, Cittadella, dura fino all'11 novembre 1890. Rossi e i cremonesi Giuseppe Mori, mazziniano che offre il podere sperimentale ai contadini salariati, Sacchi e Bissolati, non riescono però a  convincere gli arretrati contadini ad abolire le diverse categorie e ad adottare concimi chimici e mezzi moderni di lavoro della terra. 

1889 

14 luglio. Nella sala Pétrelle, in rue Rochechouart a Parigi, costituzione della II Internazionale, per iniziativa dei socialisti di tutta Europa convenuti al congresso organizzato dai seguaci di Jules Guesde. A Parigi si riuniscono anche i socialisti «possibilisti» seguaci di Paul Brousse. Brousse e Guesde, entrambi provenienti dall'anarchismo, sono ora in lotta tra loro per il controllo del socialismo parlamentarista in Francia. Gli anarchici decidono di intervenire ai due congressi: vanno alla sala Pétrelle l'inglese Frank Kitz,  Sébastien Faure, l'ex pastore Ferdinand Domela Nieuwenhuis e gli italiani Costa, Cipriani e altri. Al raduno «possibilista» partecipano l'avvocato Saverio  Merlino, giovane difensore degli anarchici italiani, e il carpentiere francese Joseph Tortelier, appassionato tribuno popolare sostenitore dello sciopero generale. Nieuwenhuis, proveniente dal partito socialista, siede alla vicepresidenza. 

1890 

20 febbraio. Gli sforzi dei socialisti «sperimentali» per creare comuni rivoluzionarie tra i contadini italiani cominciano a dare i primi frutti, ma gli intrighi del vecchio fattore di Cittadella  inducono Giovanni Rossi a partire per l'America Latina con Achille Dondelli per fondarvi una «vera colonia socialista e anarchica». Con pochi compagni i due anarchici danno vita alla colonia Cecilia, nel Paranà (Brasile), nelle vicinanze di Palmeiras. Nella primavera 1891 giungono altri coloni: la colonia conta 150 aderenti che  con duro lavoro  costruiscono le strutture necessarie alla vita comunitaria. È grave la penuria di donne, che genera malcontenti; nella famiglia come nucleo sociale Cardias individua l'origine degli egoismi che avvelenano la comunità. L'unica  soluzione, egli sostiene, è il libero amore. La  fine della famiglia monogamica consente nuovi, più sinceri rapporti interumani. Malatesta deplora l'esperimento del Rossi perché distoglie le masse dalla lotta rivoluzionaria. Dopo il fallimento della colonia Cecilia gli anarchici si dividono e formano in Brasile diversi gruppi militanti.


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