Translate

giovedì 21 luglio 2022

VIAGGIANDO CON PASSO DI VOLPE di Dacia Maraini


ora Julian cammini senza scarpe

ora Julian mangi rose ghiacciate

ora Julian tutti i gatti sono scappati

dal tuo grembo, neanche una pulce

ti prende più per padre

in un salone di Cinecittà

mangiavi pasta e fagioli

su un piatto di plastica

Julian le dita sporche di lacca verde

parlavi di libertà

la bocca piena, gli occhi ridenti

quasi bianchi tanto

erano colmi d’aria

Julian che cos’era il teatro

sotto i tuoi piedi secchi

diviso in zone calde e amare

fra fiotti di una realtà immaginaria

le geometrie della tua intelligenza

la lingua incolore dell’asceta

sembrava che fossi un monaco feroce

ma ti piaceva toccare i muri

e i corpi e le macchine e la terra

Julian con la tua faccia di uccello rapace

fumavi come un vecchio turco

scivolavi nei tuoi pantaloni neri

lungo i sentieri del pensiero

e Judith che si gonfiava i capelli

come un’ala di gufo inselvatichito

cercatori d’oro tu e lei curvi gobbi

sotto le assi del palcoscenico

a furia di scavare, cosi è nata lei

come un topo fra riflettori volanti

e tu dietro con la grazia

di un saltimbanco nelle scintillanti

sere d’inverno fra pannelli di vetro

e tele d’Olanda, fra fiori di taffetà

e corone di carta, Julian

quando ci guarderai

noi saremo già lontani

e tu grande tiratore d’arco

dal tuo mondo

di silenzi squillanti ci osserverai

attraverso il binocolo rovesciato

e ci saluteremo come da una

nave lontana

alzando il braccio e uno

straccio bianco

Julian Beck, fondatore del Living Theatre insieme a Judith Malina, moriva il 14 settembre 1985 dopo una vita di rara intensità. Julian non è stato solo un artista di grandissima levatura (poeta e pittore, oltre che commediografo), è stato anche una delle sensibilità libertarie più acute e inventive della seconda metà del Novecento. 


Nessun commento:

Posta un commento