Raymond, distribuisce a tutti i soci del cianuro fornito da David. Meglio crepare che farsi prendere. Niente feriti, niente prigionieri. O cadaveri o uomini liberi, non c’è via di mezzo.
Alle dieci e mezza la Dion-Bouton si ferma in pieno centro di Chantilly, in place de l’Hospice de Condé, all’incrocio di rue de Creil, rue de Paris e rue de Connétable, di fronte alla succursale della Société Générale.
Octave salta giù come un diavolo, il revolver in pugno. Raymond, Valet, Monnier lo seguono Jules, imperturbabile, estrae una rivoltella, ma resta al volante. La banda entra nella banca.
Gli impiegati tentano di reagire. Partono proiettili come al tirasegno. Roger Guilbert, sedici anni, aiuto contabile, si è lasciato cadere a terra dietro lo scrittoio e tenta di strisciare verso una porta: ferito alla spalla. Trinquet, il cassiere affronta Octave: riceve una proiettile in piena fronte. Raymond Legendre, diciassette anni, è colpito alla tempia e al cuore. Un quarto, Courbe, che era entrato nella banca contemporaneamente agli anarchici, ha il tempo di chiudere la porta e fuggire sotto le raffiche.
Fuori la folla si accalca al rumore degli spari.
Soundy prende una Winchester accanto a lui, scende dalla macchina e va ad appostarsi di corsa in mezzo alla piazza tenendo a bada la folla.
Octave salta oltre lo scrittoio e infila alla rinfusa un sacco di pacchetti di biglietti e di rotoli d’oro che fa cadere dalla cassa e che porta via dalla cassaforte aperta. Dà il tutto a Valet. Raymond è l’ultimo ad uscire dalla banca. Soundy copre fino all’ultimo la loro ritirata. Raymond, Octave e Monnier si riparano all’interno dell’auto. Valet salta sul predellino e spara a caso sulla folla. Jules mette la prima marcia. Soudy si lancia a sua volta ma manca il predellino. Octave sporge il braccio, lo afferra di precisione e lo tira all’interno dove cade svenuto. Valet ha già scaricato tre browning. Raymond spara ancora su un carrettiere che pretende di mettere il suo carretto di traverso nella strada. Jules affronta a tutta birra l’avenue de la Gare; imbocca su due ruote la curva dell’avenue de la Morlaye e punta su Parigi a tutta velocità.
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