La
società industriale è la sola che cerca di trasformare ogni
cittadino in un residente che dev'essere alloggiato, e che
pertanto viene sollevato dal dovere di quella attività sociale e comunitaria
che si chiama 'abitare'. Oggi coloro che difendono la propria libertà
di abitare o sono molto ricchi o vengono trattati come devianti.
Questo
vale sia per quelli a cui il cosiddetto 'sviluppo' non ha ancora fatto
dimenticare il desiderio di abitare, sia per le frange alternative,
alla ricerca
di nuove forme di abitazione tali da rendere il paesaggio industriale
abitabile, almeno nei
suoi punti deboli e di frattura. Sia
i non modernizzati
sia i post-moderni
si oppongono al divieto della
società all'autodeterminazione spaziale, e dovranno fare i conti con la
repressione poliziesca del disturbo che creano. Saranno definiti invasori,
occupanti illegali, anarchici e disturbatori, secondo le circostanze
in cui affermano la propria libertà di abitare: indios che si installano
in un terreno incolto a Lima; "favellados" di Rio de
Janeiro che
ritornano a occupare la collina da cui sono appena
stati cacciati dalla
polizia (dopo averla abitata per quarant'anni); studenti che sano trasformare
in abitazioni le rovine del Kreuzberg a Berlino; portoricani che
con la forza tornano a occupare gli edifici bruciati e murati del South
Bronx. Saranno tutti
sloggiati, non tanto per il danno che arrecano al
proprietario del terreno o perché rappresentino una minaccia per la pace
o per la salute dei vicini, ma per la sfida che lanciano all'assioma sociale
che definisce il cittadino come unità che ha bisogno
di un garage standard.
Sia
la tribù di indios che scende dalle Ande per installarsi nei sobborghi
di Lima, sia il consiglio di quartiere che si dissocia
dall'ente cittadino preposto all'edilizia, sia gli squatter che contestano il modello oggi
dominante del cittadino
come Homo castrensis, (uomo acquartierato).
Ma la sfida dei nuovi arrivati e quella dei disinseriti (unpluggers)
provocano reazioni opposte. Gli indios si possono trattare
da pagani, che debbono essere educati ad apprezzare la cura materna
che lo stato
si prende del loro bisogno di un tetto. Il disinserito moderno è molto più pericoloso: egli offre testimonianza degli effetti castranti del materno abbraccio della città. A differenza del pagano, questo eretico contesta l'assioma della religione civica sottostante a tutte le varie ideologie che solo superficialmente si contrappongono fra loro. Secondo questo assioma, il cittadino in quanto homo castrensis ha bisogno della merce chiamata "alloggio", Il suo diritto all'alloggio è sancito dalla Legge. il disinserito non si oppone a questo diritto, ma contesta le condizioni concrete in cui il diritto all'alloggio è in contrasto con la libertà di abitare. E questa libertà è per lui, quando vi è conflitto fra le due cose. più preziosa della merce alloggio, che per definizione è scarsa.
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