L'America è un gigantesco ologramma nel senso che l'informazione totale è contenuta in ciscuno degli elementi. Olografica nel senso della luce coerente del laser, omogeneità degli elementi semplici esplorati dagli stessi fasci luminosi. Anche dal punto di vista visivo e plastico: si ha l’impressione che le cose sian fatte di una materia più irreale, che ruotino e si spostino nel vuoto come per uno speciale effetto luminoso, una pellicola che si attraversi senza accorgersene. Il deserto, certo, ma anche Las Vegas, la pubblicità, anche l’attività della gente, public relations, elettronica della vita quotidiana, tutto si staglia con la plasticità, la semplicità di un segnale luminoso. L’ologramma è simile al fantasma, è un sogno tridimensionale, e si può entrarvi come in un sogno. Tutto dipende dall'esistenza del raggio luminoso che porta le cose; se viene interrotto, tutti gli effetti si disperdono, e anche la realtà. Ora, si ha proprio l'impressione che l’America sia fatta di una commutazione fantastica di elementi simili, e che tutto dipenda unicamente da quel raggio di luce, quel fascio laser che fruga sotto i nostri occhi la realtà americana. Lo spettrale, qui, non è il fantomatico o la danza degli spettri, è lo spettro di dispersione della luce.
Sulle colline profumate di Santa Barbara, le ville hanno tutte
l'aria di funeral homes. Fra gardenie ed eucalipti, nella profusione delle specie vegetali e la monotonia della specie um ana, si compie il destino funesto dell'utopia realizzata. Dal cuore della ricchezza e della liberazione, la domanda che sale è sempre la stessa: “What are you doing after thè orgy?"
Che fare quando tutto è disponibile, il sesso, i fiori, gli stereotipi della vita e della morte? È il problema dell’America e, attraverso l’America, è diventato quello del mondo intero.
Ogni abitazione è sepolcrale, ma niente manca alla serenità
truccata. La dannata onnipresenza delle piante verdi, vera e propria ossessione della morte, le grandi vetrate che sono già come la bara di Biancaneve, i cespugli di fiori pallidi e nani che si propagano come una sclerosi a placche, le innumerevoli ramificazioni tecniche della casa, sotto la casa, intorno alla casa, che sono come i tubi di perfusione e di rianimazione di un ospedale, la TV, lo stereo, il video, che assicurano la comunicazione con l'aldilà, l’automobile, le automobili, che assicurano il collegamento con quella centrale mortuaria degli acquisti che è il supermercato - la moglie, infine, e i figli, come segno radioso del successo... tutto qui sta a testimoniare che la morte ha finalmente trovato il suo domicilio ideale.
Nessun commento:
Posta un commento