Un colpo di spugna
sul passato,
una lama
che taglia di netto
segna il confine
tra passato e futuro.
Non esiste il presente;
il suo limite
a zero, tende!
Dieci anni più uno
alla ricerca
dei miei desideri
scivolati in un abisso,
mai soddisfatti:
tanti anni per scoprire
che esisto, ma non sono
che non so cantare, ma canto
che so urlare
e non urlo!
Quanta tenerezza
dentro questo muscolo
barricate si alzano…
lancio pietre
sulle bolle di pensieri
che sublimano…
Tacito accordo con la mia coscienza
che voleva scappare
che aveva fretta
- coscienza lepre –
che mostrava i denti
alla luna
in un ghigno
pietoso
a vedersi:
ho barattato la fuga
con il nulla:
proteggo
le emozioni
- uniche amiche rimaste –
e fuggo dal mondo, da te.
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