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giovedì 10 agosto 2017

Quarant'anni fa ... il '77 (capitolo XVIII)

01 maggio: a Bologna, terza giornata dell’assemblea nazionale del Movimento. A Milano, un gruppo di compagni anarchici entra nell’atrio del Corriere della Sera per protestare contro il silenzio della stampa italiana nei confronti del movimento libertario spagnolo, due commessi del giornale tentano di chiudere l’ingresso, vanno in frantumi una vetrata e un cristallo di una scrivania. A Verona, una bottiglia incendiaria viene lanciata, di notte, contro il portone della sede della DC. A Roma, con la deroga al divieto della prefettura per le manifestazioni, a San Giovanni sfila un corteo sindacale di ventimila lavoratori, nel comizio Arrigo Boldrini, medaglia d’oro della Resistenza, avverte che Roma non sarà mai teatro di violenze, aI corteo sindacale aderiscono Lotta Continua e Avanguardia Operaia che però non entrano nella piazza, fronteggiando a suon di slogan uno sproporzionato servizio d’ordine sindacale, organizzato per filtrare i “gruppettari” e dare la caccia ai “violenti”; l’area dell’autonomia organizza un corteo autonomo e dà appuntamento in piazza Vittorio, nonostante l’esplicito divieto del Ministero degli Interni che aveva autorizzato la sola manifestazione sindacale di San Giovanni, agenti di polizia, carabinieri, furgoni blindati presidiano la piazza, duecentotrenta giovani vengono fermati e uno viene arrestato, gli autonomi tentano comunque di fare un corteo partendo dal cinema Royal, Il gruppo, caricato dalla polizia, tenta di arrivare a piazza San Giovanni, ma il servizio d’ordine sindacale lo respinge verso la polizia, che porta via altri dimostranti nei cellulari, in una conferenza stampa gli autonomi diranno che con il Primo Maggio la polizia ha inaugurato il fermo di polizia e la schedatura fotografica.
02 maggio: a Torino, aggressioni fasciste a tre studenti dell’istituto professionale Balbis di via Assarotti. Maria Pia De Santis, 17 anni, mentre percorreva via Graglia viene aggredita da 4 fascisti, buttata per terra picchiata con calci e pugni e sfregiata con una lametta. A Roma, Autonomia operaia espelle PDUP, MLS e AO dal movimento studentesco, la decisione viene presa da oltre 4.500 convenuti in un’assemblea di movimento a Lettere, l’area autonoma distribuisce un volantino all’Università nel quale si criticano le organizzazioni di Lotta Continua, Avanguardia Operaia e Movimento dei Lavoratori per il Socialismo per non aver mosso un dito contro le cariche della polizia a piazza Vittorio. A Napoli, viene arrestato l’avvocato Saverio Senese, di Soccorso Rosso, difensore dei NAP; altri arresti in diverse citta, tra cui Torino, Rimini, Prato e Roma, l’azione è stata ordinata dal giudice istruttore romano Claudio D’Angelo, che indaga sulle azioni NAP nella capitale. A Reggio Emilia, vengono arrestati i fascisti uccisori do Alceste Campanile, il militante di Lotta Continua ucciso a colpi di pistola nel giugno del 1975.
03 maggio: a Torino, a Palazzo di Giustizia, la polizia carica le persone in attesa di assistere al processo delle Brigate Rosse, il processo è ancora rinviato per mancanza dei giudici. A Milano, evade la banda Vallanzasca. A San Benedetto del Tronto, le Brigate Rosse incendiano l’auto di un consigliere comunale della DC.
04 maggio: a Venezia, due bottiglie incendiarie vengono lanciate contro i portoni delle case in cui abitano due giornalisti. A Brescia, una lattina e due bottiglie contenenti benzina vengono dati alle fiamme dinanzi all’abitazione del medico del carcere.
05 maggio: a Torino, nuova aggressione fascista alla studentessa dell' Istituto Professionale Balbis Graziella Runino, 16 anni, picchiata e sfregiata da sei giovani. 
06 maggio: a Torino, al carcere minorile Ferrante Apporti , sommossa e 15 evasi. A Bologna, viene arrestato per i fatti dell’11 marzo e per le indagini su Radio Alice, un esponente del movimento, Diego Benecchi, 25 anni, del collettivo Jacquerie. Un mandato di cattura viene spiccato anche per un altro esponente del movimento, Bruno Giorgini, di 31 anni, docente precario, dirigente di LC. A Milano, con un dattiloscritto all’ANSA, il Collettivo La Resa dei Conti rivendica la distruzione dell’auto di un redattore dell’Europeo. A Rimini, trentasei famiglie di lavoratori senza casa occupano altrettanti appartamenti dell’Istituto Autonomo Case Popolari quasi pronti per essere abitati.
07 maggio: a Roma, un gruppo di squadristi assale una corsa ciclistica organizzata dall’ARCI-UISP a Montesacro Alto; al Tuscolano i fascisti di Acca Larentia sparano su alcuni giovani comunisti intenti ad affliggere manifesti. Per i fatti di Bologna vengono ordinati controlli nelle case, nelle sedi di alcuni giornali e nelle librerie in cinque città con 40 perquisizioni a Milano, Roma, Verona, Venezia e Bologna, tra i perquisiti di Milano ci sono Oreste Scalzone, la lbreria Calusca e Porto di Mare, le case editrici L’erba voglio e AR&A, con le abitazioni di alcuni collaboratori. L’editore Giorgio Bertani viene arrestato perché tiene una pistola lanciarazzi in un cassetto (l’azione viene coordinata dal giudice istruttore del tribunale di Bologna, Catalanotti). A Pisa, 10.000 compagni anarchici, LC e autonomi partecipano ad una imponente manifestazione nel quinto anniversario dell’assassinio di Franco Serantini. A Milano 160 detenuti del terzo raggio di San Vittore, rientrando dall’ora d’aria, si rifiutano di tornare nelle celle, si barricano sui tetti.

1 commento:

  1. Ciao, compagno. Quant anni hai? Io 61. Sono del 1956. Certe cose me le ricordo dal vivo. Spero anche tu.

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