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giovedì 23 novembre 2017

La città di concordia

E la vita come il ruscello si rinnova di minuto in minuto: noi cambiamo aspetto ad ogni istante e "se crediamo di rimanere gli stessi questa è una pura e semplice illusione della nostra mente". Come il singolo uomo, così "la società presa nel suo insieme può essere paragonata all'acqua che scorre. i fiumi essenzialmente movimento e vita: vita chiama vita". Di progresso in progresso una evoluzione che diviene nel framework della lunga durata.  E alla fine ci sarà anche l'acquisizione di consistente maturità che spingerà tutti ad amarsi a fondersi in solo fiume, e ad associarsi in una federazione di uomini liberi, "riuniti in una sola corrente scenderemo insieme verso il grande mare in cui tutte le vite vanno a perdersi e a rinnovarsi". 
E' costante questo interrelare geografia e mondo degli uomini in un orizzonte di possibilità che non si risolve nell'u-topia, né nell'a-topia ma in un luogo fa raggiungere come luogo dell'armonia e dell'eguaglianza. Oggi si dirà: l'eguaglianza dei punti di partenza, delle opportunità, dei redditi, dei risultati eccetera. Ma è un idele non lassista che si può sperimentare in natura in una visione olistica ed evolutiva verso l'autorealizzazione universale (una profetizzazione dell'umanità in senso globale), una conducente pedagogia, anche attraverso il riconoscimento della bellezza, offerta dall'emozione del raccontare. 
Reclus scriveva in modo propositivo che la città, la città di concordia, aveva il vantaggio sulla città di Dio e sulla città del Sole e su altre "città sognate" di non essere una pura concezione dello spirito, ma di svilupparsi in maniera organica, di vivere una vita tutta concreta: 
"là su prolungano le alture coperte di erbe e di fiori e si crederebbe di udire il mormorio delle onde che, nell'infinito dei tempi passati, portarono i nostri antenati. La città di concordia domina questo immenso spazio un mondo di poesia e di storia e io la vedo dilatarsi come un fiore meraviglioso il cui succhio si distilli nel terreno delle migliaia di generazioni trascorse".

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