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giovedì 23 novembre 2017

Quarant'anni fa ... il '77 (capitolo XXXIII)

12 settembre: a Johannesburg, muore in carcere il dirigente antirazzista Steven Biko.
13 settembre: a Torino, un giovane di 23 anni Carlo Chiarante, ricoverato in pericolo di vita, due feriti medicati in ospedale per lesioni al capo e un numero imprecisato di contusi che hanno preferito non recarsi in ospedale, milioni di danni per gli automezzi incendiati con molotov, le vetrate della Volkswagen; attaccato un tram in via Monginevro; bottiglie incendiarie contro una banca; portoni di alcuni edifici infranti con spranghe o lanci di bulloni; in corso Rosselli incendiati un camion e un auto, due ragazzi arrestati ed altri 16 rilasciati dopo i rilievi segnaletici in Questura; sequestrati 7 zaini pieni di molotov.  Questo è il bilancio della manifestazione dei Circoli del proletariato Giovanile di Torino organizzata al parco Ruffini  durante il concerto dei Santana per protestare contro l’industria della musica e dire no ai concerti a tremila lire. A Milano, dove il concerto è previsto per il giorno seguente, i circoli giovanili lanciano un ultimatum: o il biglietto verrà ridotto a 1000 lire oppure non si assumeranno la responsabilità di incidenti. A Roma, nella facoltà di Lettere inizia l’assemblea in preparazione del convegno nazionale di Bologna. Sempre a Roma, per la terza volta i fascisti mettono a soqquadro l’appartamento di Salvatore Franzini, cassiere della sezione del PCI di Monteverde. Nella capitale i familiari dei detenuti nelle carceri speciali di Favignana, Cuneo, Trani, Asinara e Fossombrone hanno presentato un esposto ai giudici di sorveglianza, ai direttori delle carceri e al ministero di grazia e giustizia per denunciare le condizioni di trattamento inumano che subiscono i loro congiunti.
14 settembre. A Ciriè, provincia di Torino, femministe scatenate contro l’elezione di Miss Ciriè nel locale La Lucciola, gestito dal vicesindaco Zanarini socialista. A Milano, si verificano incidenti al concerto di Carlos Santana, dove alcuni giovani, dopo aver forzato il cancello d’ingresso, cominciano a scandire slogan contro «i servi della CIA». Una bottiglia incendiaria lanciata contro il palco interrompe il concerto e scatena un principio d’incendio, subito domato. A Roma viene organizzato un picchettaggio femminista al Campidoglio, per ottenere, dopo un anno di occupazione, un contratto d’affitto politico e l’allacciamento della luce alla Vecchia Pretura, un edificio del centro storico trasformato dalle femministe in centro polivalente per le donne. 
15 settembre: a Bologna, il sindaco concede al Movimento l’Università, le piazze della città e le tre mense. A Roma, vengono rimessi in libertà i tre carabinieri arrestati per la fuga di Kappler.
16 settembre: a Roma, salta in aria la sezione del MSI di via Quinto Pedio, al quartiere Tuscolano. 
17 settembre: a Roma, si tiene una burrascosa assemblea di movimento, nella facoltà di Lettere, con fischi e risse contro MLS (dopo l’intervento del responsabile dell’MLS Enrico Pozzi) e contro il documento uscito il 16 su Lotta continua, firmato dagli esponenti dell’area antimilitarista (Bernocchi, Compagnoni, Donnhauser, Filleri, Mistretta, Mordenti, Proietti, Rossellini, Scalia e Striano). La tensione aumenta ancora quando Piero Bernocchi, polemizzando con l’area autonoma, ribadisce il carattere puramente politico del convegno di Bologna che avrebbe dovuto mantenere l’obiettivo di analizzare e riflettere sulla strategia repressiva messa in atto dallo Stato, e non, viceversa, costituire un momento di lotta e di mobilitazione. L’assemblea decide una manifestazione per il 21. A Milano un gruppo di anarchici del «Coordinamento libertario contro il carovita» occupa per una quindicina di minuti la stazione della metropolitana di piazzale Loreto e fa salire gratis i passeggeri. 
18 settembre: a Torino, nello stabilimento de La Stampa e Stampa Sera, è stata fatta esplodere una bomba ad alto potenziale che gli attentatori hanno collocato contro il muro esterno del palazzo, in via Chiabrera provocando uno squarcio nella parete di 4 metri per 5, lesionando una colonna in cemento. Otto operai addetti alle rotative sono rimasti contusi. L’attentato è stato rivendicato da Azione Rivoluzionaria con una telefonata all’Ansa.

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