Palazzo Campana a Torino.
07 gennaio: Abruzzese scrive per “Contropiano” un saggio su cinema e politica, in forte polemica con i tentativi conciliatori fra arte e lotta di classe “l’unico cinema politico del momento è la saga, interna al capitale, di 007”.
08 gennaio: a Roma, proiettato a tarda notte – dopo un dibattito – “Acid” di Giuseppe Scotese, fil sulla droga bloccato dalla censura.
09 gennaio: il cineclub romano Filmstudio inizia a programmare il New America Cinema (con Mekas e Yoko Ono, fra gli altri). A Palazzo Campana Torino nasce un nucleo di studenti cineasti per usare strumenti audiovisivi nelle lotte.
11 gennaio: Condanna definitiva per due episodi del film “Le bambole” firmati da Bolognini e Risi.
12 gennaio: esce a Roma “La calda notte dell’ispettore Tibbs” di Jewison, protagonista un ispettore nero interpretato da Sydney Poitier. Il film ha vinto nel ’67 l’anno dell’esplosione della rabbia nei ghetti, 5 Oscar.
14 gennaio: Cineclub e sezioni diffondono documentari del terzo mondo come “Hasta la victoria siempre” Cuba, “Il giovane combattente” Vietnam, “Memoria del cangacao” Brasile, “Camillo Torres” Colombia.
16 gennaio: iniziano a circolare i filmati sulle lotte USA: We shall march again” di Lipton sulla grande manifestazione del ’65 a Berkeley e “Marvelous gun” di Giovanni Vento.
18 gennaio: nel circuito off arrivano i film della rivoluzione culturale cinese: “L’oriente e rosso”, “La linea di demarcazione”, “La guerra sotterranea”, “Grandi vittorie del pensiero di Mao Tse Tung”.
29 gennaio: Paolo Poli è denunciato a Venezia per vilipendio alla religione per “Rita da Cascia” di Ida Ombroni.
09 febbraio: gli attori di teatro, cinema e Tv in sciopero per 7 giorni. Assemblea al Quirino di Roma e manifestazioni a Milano e Torino.
13 febbraio: anteprima a Roma di “Lontano dal Vietnam”, sette episodi di Godard, Vaida,Marker, Lelouch, Resnais, Ivens, Klein. Marker monta e commenta il tutto; pezzi documentaristici, interviste, fiction sulla malafede degli intellettuali.
20 febbraio: al teatro Valle di Roma si recita “Nella giungla della città” di Calenda. A Filmstudio ’70 di Roma due documentari cubani, “Hanoi martedì 13” e “Patria o muerte” di Alvarez.
24 febbraio: viene abolita in Gran Bretagna la censura teatrale con decorrenza autunno 1968. Teatro Lirico, ricostruzione del processo Matteotti,testo e regia di Sbragia.
29 febbraio: esce senza divieti “I sette fratelli Cervi”.
06 marzo: al festival dei Popolo vengono presentati due lungometraggi statunitensi dell’area pacifista: “Profile of a Pace Parade” di David Loeb Weiss e “Inside North Vietnam a Personal Report” di Felix Greene.
10 marzo: a Firenze chiude,due giorni dopo la data prevista, il Festival dei Popoli. Un film di Frederick Wiserman, “Titicut Follies” documentario sui manicomi, censurato e proiettato solo per i critici, causa una vivace protesta degli spettatori.
15 marzo: esce a Roma il film inglese pacifista “Come ho vinto la guerra” diretto da Richard Lester e interpretato da
John Lennon. Escono anche su “Eureka” le prime avventure di Maxmagnus, testi di Max Bunker e disegni di Magnus.
27 marzo: esce a Roma “L’ora del lupo” di Ingmar Bergman realizzato nel 1966, tra i più radicali film del cineasta svedese.
29 marzo: esce in Francia “Playtime” del regista comico Jacques Tati. Un film senza dialoghi e feroce satira della società dei consumi.
05 aprile: a Francoforte, in scena “Kaspar” dramma di un giovane scrittore austriaco. Peter Handke: “il lavoro ha per protagonista il linguaggio”
08 aprile: rimesso in circolazione per ordine della magistratura il film svedese “Io, una donna”, sequestrato da un mese. Rinviata la consegna agli Oscar in segno di lutto per l’assassinio di Martin Luther King.
22 aprile: esce a Roma un film che fa scalpore perché si sofferma per la prima volta su un parto: è “Helga”, film scientifico tedesco occidentale.
26 aprile: muore a 77 anni il pittore, fotografo, grafico e pubblicitario tedesco John Heartfield; appartenne al movimento dada, e usò la fotografia soprattutto nella satira politica (famosi i suoi fotomontaggi antinazisti e pacifisti).
02 maggio: esce a Roma il film “La scuola della violernza” di James Clavell. La Cooperativa del Cinema Indipendente, gruppo che raccoglie i migliori cineasti sperimentali (Bellocchio, Leonardi, Baruchello ed altri) si svincola dalle incrostazioni formali -burocratiche.
10 maggio: al festival di Cannes si fa in tempo a vedere qualcosa, prima del blocco. “Rossi e bianchi” di Jancso, “ La festa e gli invitati” di Nemec. “Al fuoco! i pompieri” di Forman.
13 maggio: lo sciopero generale blocca Cannes. Nessuna proiezione viene effettuata. Solo i critici di notte riescono a vedere i film in concorso. Il palazzo viene cinto d’assedio dai manifestanti.
17 maggio: dopo 4 giorni di tensioni e discussioni una assemblea di cineasti tecnici e giornalisti francesi decide l'occupazione del palazzo del cinema di Cannes e la costituzione degli Stati Generali del cinema. Aderiscono 1500 professionisti.
18 maggio: il presidente della giuria di Cannes XXI Chamson annuncia la soppressione del concorso. Si sono dimessi dalla giuria Malle, Polanski, Monica Vitti, Terence Young. Hanno ritirato i loro film Resnais, Lelouche e Cournot, in solidarietà con il movimento.
20 maggio: Cannes viene definitivamente interrotta. Gli Stati generali del Cinema decidono la fine “morale” del Centre Nationale du Cinéma e si danno alcuni obiettivi (attacco al monopolio, abolizione della censura, riforma dell’insegnamento audiovisivo, unione con la Tv autogestita e indipendente dal capitale e dal potere.
24 maggio: USA, assemblea di attori solidali con la marcia dei poveri su Washington. Tra gli altri Marlon Brando, James Garner e Nathalie Wood.
25 maggio: 50 persone colte da malore durante la proiezione del film “Helga”, colpa della scena di parto in diretta.
27 maggio: Jean Marie Straub dedica alle lotte del maggio francese e a Mao Tze Tung il suo ultimo film: “Il fidanzato, l’attrice e il ruffiano”.
29 maggio: “A ciascuno il suo” di Petri vince il premio cinematografico di San fedele. A Parigi Jacques Tati riceve invece per il film “Playtime” il premio della cinematografia francese.
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