Translate

giovedì 25 aprile 2019

25 Aprile 1945

12 gennaio: Inquadrato nel I Corpo d’Armata canadese (VI Armata GB) entra in linea il gruppo di combattimento Cremona del gen. Clemente Primieri che sostituisce la 1a Divisione canadese nel settore tra Alfonsine (Ravenna) e la costa adriatica. Il gruppo è la prima delle sei grandi unità (le altre sono i gruppi Friuli, Legnano, Folgore, Mantova e Piceno) costituite dall'esercito italiano nella seconda metà del 1944, in stretta collaborazione con la missione militare alleata in Italia. Nel settore dell’VIII Armata GB, entrerà successivamente (8 febbraio) in linea il gruppo di combattimento italiano Friuli al comando del gen. Arturo Scattini, in sostituzione della Divisione polacca "Kresowa", schierata sul Senio di fronte a Riolo dei Bagni.
25 febbraio: nel settore della V Armata USA termina la prima fase della limitata offensiva del IV Corpo ad ovest della Statale 64. Sul fianco destro del fronte alleato, i primi reparti del gruppo di combattimento italiano Folgore prendono posizione nel settore del XIII Corpo (VIII Armata GB). Il nuovo esercito italiano completerà entro il 3 marzo lo schieramento a cavallo del fiume Santerno, assumendo la responsabilità del settore già tenuto dalla 6a Divisione GB.
28 febbraio: la 10a Divisione motorizzata USA e la 1a Divisione del Corpo di spedizione brasiliano (IV Corpo della V Armata USA) completano il raggruppamento per la seconda fase dell’offensiva contro i rilievi ad ovest della Strada Statale 64.
2 marzo: nel settore dell’VIII Armata GB, il gruppo di combattimento Cremona (V Corpo) con l’appoggio dei partigiani della 24a Brigata Garibaldi, inizia l'offensiva verso Comacchio.
3 marzo: inizia la seconda fase dell’offensiva limitata e locale del IV Corpo (V Armata USA) verso le alture a nord-est dei monti Torraccia e Castello. Nel settore del V Corpo (VIII Armata GB), la 56a Divisione conquista un solido caposaldo sulla riva orientale del Senio, nei pressi di San Severo mentre il gruppo Cremona continua la battaglia per Comacchio.

4 marzo: prosegue l’offensiva del IV Corpo della V Armata USA che raggiunge Monte Acidola, Madonna di Brasa e Monte della Croce. Sul fianco destro dello schieramento alleato (V Corpo dell’VIII Armata GB), il gruppo di combattimento Cremona entra a Torre di Primaro.
29 marzo: il CLNAI decreta l'unificazione delle forze partigiane (che non ci sarà il tempo di attuare realmente) e nomina un Comitato insurrezionale composto da Valiani (Partito d'Azione), Pertini (Partito Socialista) e Sereni (Partito Comunista).
1 aprile: durante la notte nel settore del V Corpo (VIII Armata GB) la 2a Brigata Commandos dà il via all’Operazione Roast per liberare la zona di Comacchio.
5 aprile: nel settore della V Armata USA, la 92a Divisione dà il via a un attacco in direzione di Massa.
10 aprile: dopo cinque giorni di scontri la 92a Divisione della V Armata USA entra a Massa. Continua l’offensiva delle unità dell’VIII Armata GB sul fianco orientale dello schieramento alleato. L’attacco in forze in questo settore coglie di sorpresa la X Armata tedesca del gen. Herr che si aspettava un’offensiva al centro e sul fianco destro del suo schieramento.
11 aprile: nel settore occidentale dello schieramento alleato, la 92a Divisione della V Armata USA conquista Carrara. Sul fianco orientale, dove operano le unità dell’VIII Armata GB, il II Corpo polacco raggiunge il fiume Santerno.
12 aprile: Hitler ordina la difesa ad oltranza delle città tedesche, decretando la pena di morte per i trasgressori. Sul fronte italiano la V Armata USA è costretta a rimandare l’offensiva, prevista per questa data, a causa delle avverse condizioni atmosferiche. Prosegue l’avanzata delle unità del V Corpo (VIII Armata GB) verso Bastia, sulla riva settentrionale del fiume Reno.
13 aprile: alle formazioni partigiane impegnate con la "Direttiva n.16" di Luigi Longo (tenersi pronti per l'insurrezione finale) arrivò il perentorio comunicato di Clark (comandante delle forze Alleate in Italia).Il nuovo generale avuto sentore dell’iniziativa insurrezionale dei partigiani (infuriati gli alti comandi e lo stesso Truman), invia l'ordine a tutte le forze partigiane di astenersi da qualsiasi operazione militare, insurrezionale e politica. Il comando della V Armata USA rimanda ulteriormente l’inizio dell’offensiva a causa del persistere del tempo sfavorevole. Nel settore dell’VIII Armata GB, il II Corpo polacco espande la testa di ponte oltre il fiume Santerno.
15 aprile: nel settore della V Armata USA, mentre il IV Corpo procede nei settori di Suzzano e di Vergato, nella notte il II Corpo lancia l’attacco in direzione di Bologna, a est della Statale 64, dopo un intenso bombardamento aereo. Partecipa all’attacco anche il gruppo di combattimento italiano Legnano. Sul fianco orientale dello schieramento alleato, le unità del II Corpo polacco (VIII Armata GB) iniziano ad attraversare il fiume Sillaro.
17 aprile: l’avanzata delle forze Alleate prosegue senza soste. Nel settore occidentale, la 92a Divisione (V Armata USA) punta verso Sarzana, mentre il IV Corpo raggiunge i monti Ferra e Moscoso. Sul fianco orientale dello schieramento, il II Corpo polacco (VIII Armata GB) avanza ad ovest di Medicina mentre il XIII Corpo raggiunge il fiume Gaiana.
18 aprile: Torino non attende la data fissata dell'insurrezione impartita dalla «Direttiva n.16». Gli eventi incalzano con la ritirata dei tedeschi i cui reparti dovrebbero attraversare Torino. Le formazioni partigiane prima riescono a promuovere un grande sciopero generale nelle grandi fabbriche che sono, infatti, occupate, poi scatenano l'offensiva che si estende in tutte le valli piemontesi, soprattutto nel Cuneese, nel Biellese e nella Valsesia. Raggiungendo la zona Sulmonte-San Chierlo, la 10a Divisione da montagna del IV Corpo (V Armata USA) cattura circa 3000 prigionieri del XIV Corpo corazzato tedesco. Sul fianco destro dello schieramento alleato, il V Corpo (VIII Armata GB) conquista Argenta. All’azione partecipa il gruppo di combattimento italiano Cremona.
19 aprile: A Bologna i partigiani organizzano e fanno scattare l'insurrezione che avrà momenti drammatici con centinaia di morti per le strade sia di fascisti che tedeschi con le rappresaglie verso i partigiani, che ormai affrontano i nemici in campo aperto in vere e proprie battaglie militari. Un'epopea della città rossa, dove i suoi partigiani inseguono i tedeschi in ritirata, li precedono per tagliare loro la strada, li accerchiano, li catturano, o li mettono precipitosamente in fuga. Il tutto accadde mentre 1673 missioni di bombardieri alleati sganciano sulla città e in periferia, sul Serio e sul Santerno, 100.000 bombe e spezzoni incendiari. Quando arrivarono gli americani, la città era già stata liberata, ma fumava ancora per i loro bombardamenti, nel frattempo vengono emanate le direttive del comando della V Armata USA per il proseguimento dell’offensiva verso il Po: il piano prevede l’avanzata della 92a Divisione in direzione della Spezia, del IV Corpo verso il Panaro e successivamente oltre il Po tra Ostiglia e Borgoforte, e infine del II Corpo in direzione di Bologna con l’attraversamento del Po tra Ostiglia e Sermide.
20 aprile: la V Armata USA scende dagli Appennini nella pianura padana: il suo IV Corpo raggiunge Casalecchio, nei pressi di Bologna e il II conquista la regione tra Casalecchio e Gesso. Nel settore dell'VIII Armata GB, il X Corpo raggiunge il fiume Idice oltre il quale riescono a stabilire delle teste di ponte il II Corpo polacco e il XIII britannico. Il gen. Vietinghoff, comandante del Gruppo di armate C, ordina il ripiegamento delle forze tedesche (X e XIV Armata) sulla linea del Po: mossa tardiva perché le divisioni corazzate alleate si stanno avventando sulle truppe tedesche lungo tutta la linea del fronte.
21 aprile: il II Corpo Polacco, gruppi del CIL e la 28a Brigata Garibaldi "Bulow", entrano a Bologna e dilagano nella pianura padana: il 30 raggiungono Milano, Torino e Venezia, il 2 maggio entrano a Trieste.
22 aprile: mentre il IV Corpo della V Armata USA raggiunge il Panaro, superando successivamente Modena, il V Corpo dell'VIII Armata GB raggiunge Ferrara.
23 – 27 aprile: il segnale insurrezionale del "Piano A" per la liberazione di Genova scatta nelle prime ore del 23. I partigiani scendono dalle colline, assaltano il porto, dilagano nelle strade, bloccano i reparti in ritirata, procedendo alla cattura di quasi diecimila tedeschi, mentre la lotta continua per cinque giorni. Quando il 27, alle ore 21.20, entrarono i primi reparti della V Armata Alleata, Genova era già una città libera.23 aprile: Himmler e Goering cercano contatti con gli Alleati per una pace separata, ottenendo un rifiuto. Scoperti da Hitler, vengono espulsi dal partito nazista e destituiti da ogni carica. In Italia il IV Corpo della V Armata USA supera il Po nei pressi di Guastalla e di Luzzara. Nel settore dell'VIII Armata GB, il XIII Corpo stabilisce alcune teste di ponte oltre il Reno, mentre l’8a Divisione del V Corpo raggiunge Ferrara e il Po a Pontelagoscuro.
24 aprile: nel settore della V Armata USA, mentre la 92a Divisione riceve l’ordine di procedere in direzione di Genova, il IV Corpo punta sull’aeroporto di Villafranca, a sud di Verona. Reggio Emilia viene raggiunta dai reparti della 34a Divisione. Anche il XIII e il V Corpo britannico (VIII Armata GB) riescono a stabilire alcune teste di ponte oltre il Po, rispettivamente a Gaiaba e Stienta, e a ovest di Pontelagoscuro. Il Comitato di Liberazione Nazionale ordina l’insurrezione generale nell’Italia settentrionale. Le colonne tedesche in ritirata vengono attaccate dai partigiani che il 25 assumono il controllo di Milano. In Germania le truppe sovietiche accerchiano Berlino.
25 aprile: il CLNAI proclama l'insurrezione generale a Milano, a mezzanotte è scattata l'ora X della «Direttiva n.16», ed inizia lo sciopero generale tutte le fabbriche vengono occupate. Il CLNAI assume pieni poteri: s’insedia nell'amministrazione della giustizia, nel tribunale di guerra, nei consigli di gestione delle grandi aziende, nei posti chiave del governo della città. Dalla pianura e dalle valli tutti i partigiani convergono nel capoluogo lombardo. Mussolini, dopo aver tentato di trattare la resa con i rappresentanti del CLNAI, fugge con i suoi collaboratori verso la Svizzera. Nella notte, fascisti e tedeschi iniziano l'evacuazione della città. Le unità del IV Corpo (V Armata americana) conquistano l’aeroporto di Villafranca di Verona (10a Divisione da montagna) e Parma (3a Divisione), l'88a Divisione del II Corpo libera Verona. Nel settore dell'VIII Armata GB, la 56a Divisione e il gruppo di combattimento Cremona attraversano il Po presso Polesella e nei pressi della costa. Gli alleati entrano a Mantova, Parma e Verona. A Torgau (120 km a sud di Berlino), "Incontro sull’Elba" tra le forze sovietiche e quelle americane.

Nessun commento:

Posta un commento