1953
Un gruppo operaio della Renault, promotore spontaneo di iniziative autonome, pubblica "Tribune ouvrière", che "Socialisme ou Barbarie" saluta come il primo tentativo, «dopo i comitati di lotta apparsi in alcune fabbriche nel 1947, di creazione a livello di fabbrica di un embrione di organizzazione operaia permanente e indipendente dalle burocrazie sindacali e politiche» (n.15/16). Il collegamento con gli operai della Renault cambierà il volto della rivista e il lavoro del gruppo, che cercherà di privilegiare l'inchiesta operaia, l'analisi delle contraddizioni capitalistiche nel mondo della produzione. La rivista si configura come il tentativo teorico di ricerca di una strategia rivoluzionaria per i paesi a sviluppo capitalistico avanzato. Questo lavoro di fabbrica darà come risultato la pubblicazione di una serie d'articoli, successivamente raccolti in volume: Il diario di un operaio di Daniel Mothé.
Maggio - A Parigi scoppiano gravi dissidi al congresso della Fédération Anarchiste (l'unica organizzazione nazionale anarchica, ricostituita nel 1946, che comprende le principali tendenze, individualista, educazionista, anti-organizzatrice, umanista-libertaria, e con una forte componente massone-tradizionalista). L'Organisation Pensée Bataille (OPB), segretario generale Georges Fontenis, che nel maggio 1950 aveva già dato alla Fédération Anarchiste un «patto associativo» e che si era assicurata il controllo assoluto della regione parigina, fa approvare la norma della «responsabilità collettiva », che limita in pratica il diritto di autonomia delle minoranze. Il tentativo efficientista ha come fine un rilancio dell'organizzazione, che nelle mani degli anziani del Comitato Nazionale s'era ridotta a un circolo di parolai teorici, di conferenzieri senza alcun vero rapporto con le masse. Le dimissioni dalla Federazione sono numerose (se ne vanno soprattutto gli anziani). Il gruppo di Fontenis darà (fine 1953) alla FA il nuovo nome di Fédération Communiste Libertaire e un orientamento neo-marxista, mentre gli anziani ricostituiranno la Fédération Anarchiste, avendo come organo di stampa "Le Monde Libertaire".
16 novembre - Muore a Roma Gigi Damiani. Nato nel 1876 nella stessa città, conobbe fin da ragazzo persecuzioni e arresti. Durante gli anni della reazione (1894-1898) fu condannato al domicilio coatto nelle isole Tremiti, Favignana e Lipari. Liberato, emigrò in Brasile ove rimase per lunghi anni e diresse numerose pubblicazioni anarchiche ("La Battaglia", "La Plebe", "Guerra sociale" ecc.). Alla fine della prima guerra mondiale, a causa della sua attività di militante anarchico, venne deportato in Italia. Si stabili a Milano, quale redattore del quotidiano "Umanità Nova" al fianco di Errico Malatesta. Diede qui il meglio di sé, al punto di essere considerato il miglior giornalista anarchico di lingua italiana. Devastato il giornale dagli squadristi di Mussolini nel marzo 1921, si spostò a Roma ove il 3 luglio "Umanità Nova" riprese le pubblicazioni. Dopo la nuova distruzione del quotidiano operato dai fascisti (settembre 1923) fondò a Roma il settimanale anarchico "Fede", che fu tra gli ultimi a cedere di fronte alla dittatura fascista. Fuggito all'estero, passò dalla Francia al Belgio alla Spagna. Restò in Tunisia fino alla caduta del fascismo. Tornò a Roma nel febbraio del 1946, assunse la direzione del settimanale "Umanità Nova" che resse fino alla morte. Autore di opuscoli e di poesie satiriche, ha lasciato il suo testamento politico nel libretto intitolato La mia bella Anarchia.