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giovedì 2 maggio 2013

Maggio 1886 – Chicago


L’accusa era di assassinio: nessuno degli otto uomini era accusato di aver gettato la bomba, ma soltanto del fatto che i loro discorsi e articoli infiammati avevano spinto l’esecutore, chiunque egli fosse a commettere il crimine.
Il 19 agosto la giuria dichiarò gli uomini colpevoli e il giudice Gary condannò Parson, Spies, Lingg, Fielden, Schwab, Fischer e Engel alla pena capitale.
Fielden: ”Oggi il bel sole dell’autunno bacia le guance di ogni uomo libero con il suo dolce alito; io mi appresto a non bagnare più il mio volto nei suoi raggi. Ho amato il mio prossimo come me stesso. Ho odiato l’inganno, la disonestà, l’ingiustizia. Se deve servire a qualcosa, sono io stesso a costituirmi spontaneamente”.
Spies: ”Se credete impiccandomi di annientare il movimento operaio, allora chiamate il vostro boia … Perché siete incapaci di capire”.
Neebe: “Ecco i delitti che ho commesso: ho organizzato i sindacati. Ero per la riduzione delle ore di lavoro, per l’educazione del lavoratore, per la riabilitazione della Arbeiter Zeitung giornale operaio. Nessuna prova dimostra che io avessi a che fare con la bomba, che fossi lì vicino, né nient’altro del genere”.
Fischer: “Più si perseguitano coloro che credono nelle cause giuste e più rapidamente si realizzeranno le loro idee. Io sono uno di quelli che pur essendo uno schiavo salariato ritiene che sia sbagliato, sbagliato per me e per il mio simile … cercare la mia via di uscita dalla schiavitù del salario diventando io stesso un padrone e un proprietario di schiavi … questo è il mio delitto,davanti a Dio”.
Engel: “Sono un uomo troppo sensibile per non lottare contro le condizioni di oggi. Ogni persona riflessiva deve combattere un sistema che renda possibile a un singolo rastrellare e ammucchiare milioni in pochi anni, mentre dall’altra parte milioni di uomini diventano accattoni e vagabondi”.
Schwab: “L’anarchia come uno stato della società in cui l’unico governo è la ragione; uno stato della società in cui tutti gli esseri umani fanno ciò che è giusto per la semplice ragione che è giusto, e odiano l’ingiusto perché è ingiusto”.

Lingg: “Ripeto che sono nemico dell’ordine attuale e ripeto che, con tutte le mie forze finché resterà vita in me, lo combatterò. Dichiaro francamente e apertamente che sono favorevole all’uso della violenza. Ho detto al capitano Schaack colui che mi ha arrestato e lo confermo Se voi ci sparate, noi vi faremo saltare con la dinamite! Ah ridete! Forse perché pensate di bombe non ne tirerai più ma permettetemi di assicurarvi che sono felice di morire sulla forca, sicuro che le centinaia di migliaia di uomini a cui ho parlato si ricorderanno le mie parole; e quando avrete impiccato noi, allora, state bene a sentire, saranno loro a buttare le bombe! Con questa speranza vi dico: io vi disprezzo! Disprezzo il vostro ordine, le vostre leggi, la vostra autorità fondata sulla violenza. Per questo impiccatemi!” 






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