Translate

giovedì 11 luglio 2013

DOCUMENTO di Amelia Rosselli

La severa vita dei giustiziati rinnoverava
la scoperta d’un abisso che era e non
era il loro disinteresse ma una cosa
ben più sicura: la loro costanza, la
loro incostanza, il loro regime feudale
e le cagnotte tenute al laccio. La costanza
di questa loro interessata fedeltà che
era fedeltà tout court, quella loro
fedeltà a speranze perché venissero
deluse, quel loro sperare! cosi tragici
nell’immedesimarsi nella tragica farsa.

Un gioco o un altro, una carestia o
un’altra, un gioco di circostanze o
un altro, una fama mondiale o un dovere
obbedito – il resto è da cancellarsi
sì che il resto non appaia più fra le
liste degli annegati, i perseguitati
i rimpianti e le loro doleanze.

Cara vita che mi sei andata perduta
con te avrei fatto faville se solo tu
non fossi andata perduta. 

Nessun commento:

Posta un commento