Il processo a Faugoux, Chevenet e Etievant per la dinamite di Soisy sous Etiolles. L'indomani della fine del processo per le vie di Parigi, in ogni pubblico ritrovo sulle cantonate di ogni via e particolarmnte sui pubblici edifici, capeggiava il seguente appello:
AGLI ANARCHICI
Quattro compagni ancora sono caduti sotto la vendetta della borghesia infame: la ferocia chiama la ferocia.
Gli anarchici hanno iniziato gridare al vecchio mondo schiacciato dalla servitù, ch'essi intendono vivere liberi sulla terra libera; al loro grido nessuno ha badato.
Hanno compreso che otterrebbero la libertà soltanto con la rivolta e si sono ribellati.
La borghesia che soffre degli attacchi sempre più frequenti e più violenti mossegli dagli anarchici s'illude di poter distruggere il germe delle ribellioni incoercibili, perseguitando, imprigionando, ghigliottinando gli anarchici.
Evidentemente essa fa i conti senza la nostra energia, compagni.
E' l'ora delle rappresaglie. Alla condanna di Ravachol seguì l'esecuzione di coloro che lo vendettero. Altre seguiranno, e se l'esempio troverà imitatori, governanti, magistrati, poliziotti, delatori, candidati, cesseranno di vivere.
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