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giovedì 12 giugno 2014

INCOMMENSURABILE di Tania Van Schalkwyk

C’è un oceano incommensurabile
e ti inghiotte
quando ti bacia
In questo mare ci sono scogliere con
sponde che cadono in buchi scoscesi
Puoi sederti sul corallo
tenere i tuoi piedi a penzoloni sul precipizio
lasciare che le tue caviglie vengano mordicchiate
guardare le ombre dell’azzurro confondersi tra loro
ascoltare l’uomo nel mare chiamarti a sé —
e tu puoi immergerti nelle sue fredde e dure braccia
affondare nella storia senza fine dei suoi occhi scuri
bere nel suo sale
giacere distesa sul fondo del suo letto —
o puoi attendere che una corrente ti porti via
ti spinga lontano dal suo abbraccio
ti spinga sempre più lontano verso il mare aperto —
continuare a galleggiare, nelle profonde
braccia spalancate verso il sole
coi capelli che sfiorano la superficie
potrai trovar pace
potrai pensare che ti sei lasciata andare
finché ti accorgi di non essere sola —
i fruscii e gli spruzzi di una pinna
il bagliore di una bocca che ha fame di te
uno strattone nei tuoi riccioli, i tuoi arti tirati
ti rammentano che lui è lì, ti fanno ricordare
della discesa, del giorno in cui verrai divorato
della notte in cui ti arrenderai, della volta in cui
smetterai di camminare, smetterai di nuotare
E ti lascerai annegare, incommensurabile.

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