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giovedì 12 marzo 2015

IO di Pier Felice Stefano Castrale

Ho visto fuggire il mio tramonto
su bibbie e volantini
al fondo di autobus disperati
e correvano in tanti sull’autostrada
inseguiti da paure impetuose
storditi
torce dolenti
mentre tacevano i grilli
alla sera
in cortili di donne di cascina
o appartamenti in penombra
donne di visoni
madonne
solo d’auto e d’amore
e auto – auto roventi di discordia
rodendo l’ora dei nuovi immortali

Bretelle e panini
al commisiarato della quinta zona
uccidendo la vedova in nero
vedova nera?
ridendo
e 100 quartieri in fiamme di tre città soliste
odio la carne bianca
Ora
e le tue gambe distese sul letto
Credo alla bellezza di Semiramide
odio la potenza dei Cesari
amo i nuovi martiri nel cemento – nelle piazze –
nella solitaria morte mentale
Vergogna
e morsi di cani moribondi in paura cronica
Cavalli in casa – scoppiati per altri traguardi
e ragni divorati e donne incandescenti
e strisce stradali
piangenti
urlo
alla mia gente
alle mie catene
porgete le mani – tendete l’orecchio.


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