di alba,
di luna tagliata a metà
del silenzio.
della roccia morta,
di donna in un letto,
che salta nel vuoto,
Aperta alla pazzia.
Sangue chiaro e nitido,
fertile e seme,
Sangue che si muove incomprensibile,
Sangue liberazione di se stesso,
Sangue fiume dei miei canti,
Mare dei miei abissi.
Sangue istante nel quale nasco sofferente,
Nutrita dalla mia ultima presenza.
Susana Chavez nata a Ciudad juarez (Messico), giornalista, poetessa, attivista per i diritti umani.
È conosciuta come autrice dello slogan "non una morta di più”, usato dagli attivisti per manifestare contro il massacro delle donne di Juárez, dove dal 1993 in poi centinaia di ragazze sono state sequestrate, violentate, torturate, uccise o sono semplicemente scomparse nel nulla.
Il cadavere di Susanna Chavez è stato ritrovato nella sua cittadina natale, il 6 gennaio del 2011, mutilato della mano sinistra, seminudo e con la testa avvolta in un sacchetto di plastica. Il suo volto nascosto simbolicamente evoca la volontà di soffocare la sua voce per sempre. Susana era infatti impegnata a denunciare gli omicidi e le sue poesie venivano spesso lette durante le commemorazioni delle donne uccise.
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