9 giugno: a Torino, una quindicina di giovani, verso sera, sono entrati alla mensa universitaria di via Principe Amedeo portando via cibo e bevande, la stessa azione viene ripetuta il giorno successivo, gli espropri vengono rivendicati con un volantino a firma: Studenti, Proletari, Precari e Disoccupati. A Roma, due giovani e una donna armati devastano una agenzia della Fabbri Editori, in via Topino, ai Parioli. Un impiegato e un cliente vengono legati e imbavagliati, macchine da scrivere e altre suppellettili vengono danneggiate, vengono lasciate scritte sulle pareti: “Abbasso il lavoro nero”. A Milano viene ferito dalle BR un caporeparto della Breda siderurgica, Fausto Sillini, simpatizzante della DC. L’attentatore aspetta che scenda dall’autobus e gli spara sei colpi all’altezza delle gambe, di cui due vanno a segno. L’attentato viene rivendicato dal Nucleo Walter Alasia – Brigate Rosse. L’attentato fa crescere la tensione in città, dove un altro dei giurati popolari scelti per giudicare Curcio si ritira esibendo un certificato medico. A Spoleto, scoppia una rivolta nel carcere: alcuni compagni delle BR e dei NAP, insieme ad altri detenuti comuni, durante l’ora d’aria, prendono in ostaggio 12 guardie. Sono armati di forchette e cucchiai opportunamente trasformati in armi.
10 giugno: a Torino, scioperi e danneggiamenti e cortei alla palazzina degli uffici della Fiat Mirafiori da parte degli operai incazzati per il rinnovo del contratto. A Roma, quindici giovani irrompono nella sede del MSI di via Quinto Pedio, al quartiere Tuscolano, distruggendola. Nel pomeriggio un commando composto da tre donne e un uomo mascherate/i fa irruzione nel centro interfacoltà dell’Università, che elabora il materiale della ricerca scientifica, colpiscono il cuore del centro elettronico, incendiando un calcolatore del valore di almeno un miliardo. Le Unità Comuniste Combattenti per il Comunismo hanno rivendicato l’incendio all’ateneo con un volantino fatto trovare in una cabina telefonica precisando che hanno voluto “distruggere materialmente gli strumenti che il sistema capitalista si dà per centralizzare, programmare e pianificare il suo controllo sui processi economici legati alla produzione delle merci, della cultura, del pensiero e dell’intelletto”. A Bologna, nuovo attentato contro un giornalista: una bomba incendiaria scoppia nel pomeriggio davanti alla porta dell’abitazione di Alberto Pasolini Zanelli, del Giornale Nuovo.
11 giugno: A Roma, 30.000 donne in piazza contro una proposta di legge democristiana che limita il diritto all’aborto. A Milano, viene arrestato un giovane dirigente autonomo durante le cinque perquisizioni fatte nei giorni scorsi nell’ambito delle indagini per l’attentato a Indro Montanelli. Maurizio Gibertini, 24 anni, ex militante del gruppo Gramsci, attualmente leader dell’Autonomia, abitante in una casa di via Gluck, in cui si sarebbero trovate sostanze anticrittogamiche che mischiate producono effetti esplodenti, polveri metalliche, che hanno gli stessi effetti, sveglie, batterie, saldatori elettrici e alcune taniche di benzina. A Bologna viene colpito da mandato di cattura Diego Benecchi, sempre per i fatti di marzo. Viene arrestato anche un vigile urbano, Alberto Armaroli, che avrebbe partecipato agli scontri sulle barricate dell’Università.
Ciao, saremmo interessati a proporvi degli scritti da pubblicare, è possibile avere un indirizzo mail di riferimento?
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