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giovedì 12 ottobre 2017

Addomesticamento dei corpi ai ritmi del lavoro

I governi sono passati negli ultimi secoli da un potere punitivo (potere di decidere della morte dei sudditi) a un biopotere (potere di decidere della vita), come lo definisce Foucault, che si esprime nell'addomesticamento dei corpi ai ritmi e alle esigenze del lavoro di produzione e riproduzione, nella normalizzazione delle sessualità non normative e nel controllo demografico. L'apporto delle conoscenze scientifiche è fondamentale per lo Stato in questa funzione di controllo del corpo umano e della popolazione. Il cambiamento fondamentale nell'utilizzo del potere da parte dello Stato si è potuto sviluppare solo in seguito all'avvento di una forma di razionalità scientifica che fa perno sulla biologia. Le discipline scolastiche, militari, psichiatriche, cliniche, eccetera hanno lo scopo di regolare il corpo degli individui secondo forme funzionali all'ordine dominante, mentre i controlli regolatori dei livelli di natalità, mortalità, salute, longevità e fecondità agiscono sulla popolazione. Hanno per questo motivo lo Stato si è sempre opposto al diritto di aborto, che ha dovuto alla fine riconoscere ma che minaccia periodicamente di abolire di nuovo, un diritto che rimetteva la responsabilità di scelta sulla procreazione nelle mani delle donne togliendo così potere allo Stato. Anche scoperte scientifiche più recenti che investono direttamente la vita, come la mappatura del DNA e dei dati biometrici, e la creazione delle bio e nanotecnologie, cominciano ad essere utilizzate dai governi a fine di controllo sociale e repressione. 

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