il 10 febbraio 1967 mattino: fallisce per l'opposizione della polizia un corteo diretto verso il rettorato. Si convoca l'assemblea all'istituto di Fisica. Occupazione. Ore 13: sgomberata Fisica, nuove denunce. Ore 16.00: assemblea generale al Politecnico con 6-700 persone presenti. Si decide di occupare l'istituto di Filologia, l'occupazione durerà fino al 12 febbraio.
Il 13 febbraio viene occupato nuovamente Palazzo Campana.
Il 16 febbraio è sospesa l'occupazione di Palazzo Campana su richiesta del rettore Allara. L'indomani, il senato accademico si dichiara non competente a trattare le questioni proposte da parte studentesca e ne rimanda l'esame ai consigli di facoltà.
Il 18 febbraio 1967: constatata l'indisponibilità da parte del senato accademico viene ripresa l'occupazione. Ore 20: su invito del senato accademico, la polizia interviene nuovamente per sgomberare Palazzo Campana. Inoltre il senato accademico delibera la serrata di Palazzo Campana, in vigore fino al 25 febbraio.
Il 27 febbraio 1967 riapre Palazzo Campana. L'assemblea generale vota la sospensione dell'occupazione a partire dalle ore 24, riservandosi di optare in futuro per ulteriori forme di lotta.
Il 10 maggio 1967 assemblea ad architettura che vota per l'occupazione. Tre giorni dopo la polizia sgombera la facoltà di Architettura. Il rettore ne ordina la chiusura "fino a quando i giovani dimostreranno di non volere altri incidenti". Riaprirà un mese dopo.
Tra il 22 e il 28 giugno 1967 incontro tra studenti docenti e consiglio di facoltà con la mediazione del dottor Floridi ispettore del ministero.
Il 23 novembre 1967 di nuovo assemblea, il 27 novembre dopo l'ultima assemblea Palazzo Campana è rioccupato.
Io c'ero nel corteo verso il rettorato e camminavo con le grucce per una recente frattura al perone che mi ero procurato cadendo con gli sci.Tutti ci sentivamo inconsciamente di essere diventati protagonisti di un cambiamento che non sapevamo quale sarebbe stato
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