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giovedì 7 ottobre 2021

PIOTR KROPOTKIN – parte seconda

In ogni modo, come ogni altro delinquente, fu rinchiuso nella terribile e tristemente celebre fortezza dei Santi Pietro e Paolo, ove rimase per tre lunghi anni, dal '73 al '76. Ma nel luglio del '76, coll'aiuto del suo amico e compagno Dott. Weimar riuscì a fuggire. Da quel momento cominciò per Kropotkin la tumultuosa ed incerta vita dell'esiliato. Le prove sofferte in patria, non l'avevano punto fiaccato, ma, come succede delle tempre nobili e generose, l'avevano rafforzato. Ed eccolo darsi all'instancabile propaganda dell'Idea, attraverso l'Europa, in Svizzera, Francia, Belgio. Eccolo fondare a Ginevra, insieme con Grave e Réclus, il «Révolté», il cui primo numero porta la data del 22 febbraio 1879. Eccolo espulso dall'Austria, dall'Italia, dalla Svizzera stessa! Eccolo in Francia, arrestato sulla fine del 1882, e coinvolto, anzi parte principale del celebre processo di Lione contro gli anarchici, insieme con Emilio Gautier, Tressaud, Martin, Fager, Sala ed altri. Le pene che il tribunale di Lione pronunciò contro quegli audaci che avevano osato reclamare «il pane per tutti, la scienza per tutti, il lavoro per tutti, e per tutti anche l'indipendenza e la giustizia» furono severissime. Kropotkin fu condannato a 5 anni di prigione e destinato alla casa di pena di Clairvaux. Liberato nel 1886, per l'amnistia accordata da Grévy, dopo la sua rielezione a Presidente della Repubblica, egli corre a Parigi, ove riprende la penna, ove si agita con la parola, aprendo una tribuna popolare alla sala Levis, nel quartiere di Batignolles. Corre quindi in Inghilterra, a Newcastle, dove parla innanzi a 4000 persone che acclamano, con lui, all'Anarchia. Ed espulso ancora dalla Francia non gli resta che rifugiarsi nella grande pace di Londra nebbiosa. La «Conquête du pain», le «Paroles d'un Révolté», omaggio reso a Kropotkin, durante il suo incarceramento di Clairvaux, dall'amicizia solidale di Eliseo Réclus, che raccolse sotto quel titolo una collana di studi sociali dal 1879 al 1882, l'«Anarchie, sa philosophie, son idéal», una delle più chiare ed insieme più concettose esposizioni del contenuto filosofico, scientifico e idealistico dell'Anarchia, la meravigliosa conferenza sulle «Prigioni» pronunziata a Parigi subito dopo la sua liberazione dal carcere, e infine, una serie incessante di articoli storici e sociali, di studi geniali e profondi, come la «Morale anarchiste», «l'Etat et son rôle historique», «le Césarisme» «La Grande Révolution» «Les Temps Nouveaux»,ecc., tradotti e diffusi in tutte le lingue, sono le pietre miliari della via prodigiosa che il nostro compagno ha fatto percorrere trionfalmente all'ideale anarchico, nel dominio della scienza, della sociologia, della filosofia, della storia! Come scienziato profondo e come letterato geniale e poliglotta, Kropotkin collabora alle principali pubblicazioni e riviste francesi, inglesi, tedesche, russe e americane. La conosciutissima Nineteenth Century di Londra l'ha tra i suoi scrittori più accetti e desiderati. Ed egli, il sereno e profondo agitatore dell'anarchismo, se ne vive ora dedito interamente alle sue cure di studioso, di pensatore e di scrittore, insieme con la sua forte compagna e con la gentile figliola, nel quieto romitaggio di Viola, a Bromley, nel Kent, a un'ora circa di distanza da Londra. Uscendo a sud-est dalla bolgia fumosa della metropoli inglese, lo spirito s'allarga a poco a poco e si purifica, come il cielo che si fa a mano a mano più aperto, più limpido, più azzurro, finché si spalanca in una immensa radiosità di splendori sul verde cupo della contea di Kent. 



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