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venerdì 2 marzo 2012

PRINCIPIO RIVOLUZIONARIO DELLA LIBERTA’


Due sono i caratteri fondamentali della libertà: positivo e negativo.
La libertà positiva denota lo stato di godimento della libertà, la libertà negativa quello della lotta contro il suo massimo impedimento: il principio di autorità. La rivolta dell’individuo contro ogni autorità divina e umana, collettiva e individuale rimanda infatti proprio al principio di autorità: ogni autorità, infatti, non può altro che significare il principio di autorità. Contro di esso pertanto non può che ergersi il principio opposto, il principio rivoluzionario della libertà.
La libertà è rivoluzionaria non quando attacca un’autorità storicamente determinata, nella sua materiale e finita esistenza, ma quando ne demolisce il principio informatore, la cui natura non può che essere metafisico-universale in quanto essa, per l’appunto, è ravvisabile in ogni particolare concretezza storica. Il principio informatore, ovvero il concetto sottoteso dell’esistenza specifica di  ogni realtà storicamente data. Ecco perché Bakunin si pone contro i due massimi archetipi dell’autorità: l’archetipo divino e quello mondano, ovvero Dio e lo Stato. Essi non sono due entità ideali, ma due principi attivi, reali, sono le colonne sulle quali si regge l’ordine gerarchico che governa il mondo. Perciò solo assaltando il supremo principio metafisico del cielo e della terra diventa possibile demolire ogni sua fenomenologia materiale e dunque avviare la dissoluzione di tutte le organizzazioni e istituzioni religiose, politiche, economiche e sociali attualmente esistenti
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