Translate

giovedì 21 marzo 2013

LA PSICHIATRIA UCCIDE

La psichiatria, sia ben chiaro, non cura le malattie del cervello e del sistema nervoso ma le malattie della mente, come a volte ammettono senza pudore gli psichiatri, i disturbi del pensiero e del comportamento, ma la cosa più strana è che cura questi problemi con dei farmaci che agiscono proprio sulle connessioni nervose alterando il funzionamento cerebrale, farmaci detti a seconda dei casi tranquillanti, ansiolitici, calmanti, antidepressivi, ma che in realtà non sono altro che vere e proprie droghe sintetiche.
Ma d’altronde dallo psichiatra non si va in genere perché ci si sente male, bensì ci si viene portati di forza o con l’inganno perché si viene considerati strani, diversi, ossia perché ci si comporta in una maniera che dà fastidio alla gente, che urta il comune buon senso. E lo psichiatra analizza il comportamento del malato, gli fa alcune domande, magari osserva le espressioni del suo volto e tira fuori la sua diagnosi in una maniera così professionalmente svincolata da ogni criterio di scientificità da fare veramente paura. E la diagnosi nove volte su dieci è schizofrenia, che significa tutto e niente: basta consultare un paio di libri di psichiatria per leggere le definizioni più disparate di questa malattia che finiscono per comprendere come schizofrenico qualsiasi comportamento umano. D’altronde la parola stessa significa comportamento contraddittorio. Pensano forse questi dottoroni che la persona non provi mai sentimenti, emozioni, che sia sempre razionale e mai in contraddizione con sé stesso? E non riescono a capire che quello che è contraddittorio per loro può non esserlo per altre persone? Pensano forse che le persone debbano ragionare tutti nella medesima maniera? Oppure ti dicono che soffri di depressione, cioè sei triste, angosciato, vedi tutto nero, e ti dicono che questa è una malattia, che in una società di automi alienati che pensano solo alle apparenze, in una società come la nostra dove regnano solo il denaro, il conformismo, l’arrivismo, il consumismo, in cui ognuno pensa solo per sé e tu sei solo contro tutti, hanno il coraggio di dire che chi si sente depresso è malato?
Malati sono loro, sono loro i pazzi, i criminali che vogliono far credere che il pazzo sei tu che non sei felice in questa società da incubo, tu che non ti adegui ad essa … no, i pazzi sono loro che vogliono difendere questo sistema malato, marcio dalle fondamenta con i loro giudizi preconfezionati di chi non sa capire la complessità di un essere umano, loro i criminali che rinchiudono negli ospedali psichiatrici gli oppositori e i dissidenti sociali e politici.
La psichiatria uccide, la vita non si cura. 


1 commento:

  1. Si ricercano cure sempre più sofisticate per problemi sempre più semplici e basilari. Alla radice del ragionamento che questo sistema offre c'è l'inevitabilità di espressione di alcuni dei sentimenti più vari dell'essere umano. Odio e pazzia radicate nel genoma umano, difetti di Madre Natura. L'unico modo per arginare diviene "sedare" "combattere" il singolo individuo, qualsiasi sia il contesto dove è stato preso. Il contesto non ha la minima importanza, mentre il contesto o ambiente è di fondamentale importanza ed è nella maggior parte dei casi fautore di comportamenti aberranti e schizofrenici da parte dell'essere umano. Cambiare il contesto significherebbe cambiare le basi dove si costruisce e si alimenta il genere umano e ritengo sia questa già di per se una grande cura. Non abbiamo bisogno di pillole sempre più efficaci, abbiamo solo un gran bisogno di semplicità.

    RispondiElimina