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giovedì 12 gennaio 2017

LEGGENDO BOB DYLAN di Allen Ginsberg

Adesso che è polvere e ceneri
Adesso che è pelle umana
Ecco per te Bob Dylan
Una poesia per i tuoi allori

La più vera forma d’adulazione
Dicono sia l’imitazione
Io ho spezzato il verso lungo
Per scrivere una canzone a tuo modo

Quelle “catene di immagini lampeggianti”
Che ti giunsero di notte
Erano sogni ad occhi aperti di splendidi lavoratori
Che intravedevano la luce degli Angeli

E se anche giunse la pula della saggezza
E ti lasciò solo sulla terra
Ricorda che gli angeli chiameranno
La tua anima a una nuova nascita

Non fu la droga a darti il dono del vero
Non furono i soldi che rubasti
Fu Dio in persona che entrò
A illuminare la tua anima divina

Nell’autunno del 1971, dopo aver improvvisato i suoi versi per un’ora alla New York University con Peter Orlovsky, Allen Ginsberg fu avvicinato da Bob Dylan, che era rimasto nascosto tra il pubblico. Dylan, colpito dalla facilità di
Ginsberg di mettere insieme parole, lo raggiunse in un appartamento della Lower East Side, la zona ispanica di Manhattan, e suonò accordi blues con la chitarra per tutta la notte, mentre il poeta improvvisava versi sulla musica. 

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