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giovedì 12 dicembre 2019

QANA Patty Smith

Non c’è nessuno
nel villaggio
né un essere umano
né una pietra
non c’è nessuno
nel villaggio
i bambini sono partiti
e una madre si dondola
per addormentarsi
fate crollare tutto
fatela piangere 

i morti giacevano in strane forme

Alcuni sono sepolti
altri strisciano all’aperto
non le ha fatte un bambino
le macerie urlanti
e una madre si dondola
per addormentarsi
fate crollare tutto
fatela piangere

i morti giacevano in strane forme

Bamboline afflosciate
incrostate nel fango
piccole, piccole mani
trovate nella strada
e le loro chiacchiere
bersagli di guerra
che bella frase
bombe che cadono
gli americani hanno creato
il nuovo Medio Oriente
e quella lì, la Rice, starnazza

i morti giacevano in strane forme

piccoli corpi
piccoli corpi
legati mani e piedi
avvolti nella plastica
disposti per strada
il nuovo Medio Oriente
quella lì, la Rice, starnazza

i morti giacevano in strane forme

Acqua in vino
vino in sangue
ah, Qana,
il miracolo
è l’amore.
29 luglio 2006 
BEIRUT - E' strage di bambini a Cana, nel sud del Libano. L'attacco aereo israeliano sul villaggio, è arrivato nella notte. Una pioggia di bombe ad alta precisione: obiettivo un edificio di tre piani che è venuto giù come un castello di carte. Dentro si erano rifugiate da giorni molte famiglie spaventate dal conflitto. Sotto le macerie, una sessantina di cadaveri, 37 sono bambini (quindici di loro erano disabili). E' la strage che segnerà per sempre questa data e questa guerra. Per tutta la giornata il mondo è stato colpito e travolto dalle immagini dei soccorritori che scavavano tra le macerie e sollevavano corpi di bambini e bambine, li portavano via a braccia, li mostravano urlando e chiedendosi perché. 

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