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mercoledì 1 luglio 2020

MIGRANTI! ALIENS!

Nel 1919, a marzo trentanove 'indesiderati' furono portati a Ellis Island per completare le procedure di espulsione, tra loro Andrea Ciofalo del Gruppo Bresci di New York, a suo tempo tra gli espatriati in Messico. II Dipartimento del Lavoro prevedeva circa settemila deportazioni e la stampa riportava le reazioni soddisfatte delle autorità: "Gli Stati Uniti stanno per essere ripuliti dalla  presenza di stranieri anarchici e facinorosi." 
Il primo a partire fu Pietro Marucco, un minatore del Gruppo Demolizione di Latobe, Pennsylvania, imbarcato sul transatlantico Duca degli Abruzzi. Durante la traversata, però, Marucco mori in circostanze non chiarite e fu sepolto in mare. Questo fatto fece crescere ulteriormente la tensione fra gli anarchici: esisteva forse  
un inconfessabile accordo tra i due governi per l’eliminazione dei sovversivi prima del loro arrivo in Italia? 
In quei giorni un comunicato dal titolo Go-Headit! (Avanti!) firmato "The American Anarchists", fu diffuso in tutto l'Est del paese: 
I vecchi Fossili che governano gli Stati Uniti vedono rosso! 
Subodorando la loro distruzione hanno tentato di tenere sotto controllo la tempesta promulgando la legge sulla Deportazione 
per tutti i rivoluzionari stranieri. 
Noi, gli Anarchici Americani, non protestiamo, perché è Inutile sprecare energie con le persone deboli di mente guidate da Sua Maestà Fonografo Wilson. 
Non pensiate che solo gli stranieri sono anarchici, siamo in 
gran numero anche qui. 
La deportazione non impedirà alla tempesta di raggiungere le nostre coste. La tempesta é qui e molto presto vi farà saltare e annichilire nel sangue e nel fuoco. 
Non avete mostrato pietà per noi. Non ne avrete da noi. 
Deportateci! Vi faremo saltare in aria! 
Deportateci tutti o liberateci tutti! 
Fra le righe del documento si leggeva un appello alla classe operaia americana, l'eterna assente nella lotta di resistenza portata avanti dagli aliens e, per una volta, gli americani risposero bloccando per cinque giorni l'intera città di Seattle con uno sciopero generale. 

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