Translate

giovedì 1 ottobre 2020

Alle origini dell’anarchia parte nona

1830 

Viene usato per la prima volta in Gran Bretagna il termine “Trade Unions”. I tessitori e i muratori del Lancashire e dello Yorkshire tentano per primi di organizzarsi sul piano nazionale. L'Unione dei tessitori di cotone riesce ad avere un ampio sviluppo.

1831 

Muore Georg Wilhelm Friedrich Hegel, filosofo idealista tedesco assertore dello “Stato etico”. Dalla corrente dei “giovani hegeliani”, sorta di ala sinistra dell'hegelismo, escono rivoluzionari come Karl Marx, Friedrich Engels, Max Stimer e Mikhail Bakunin. In Europa intanto si fanno più sensibili le conseguenze economico-sociali della rivoluzione industriale: crescita delle città, sviluppo dell'industria e del commercio, concentrazione del proletariato, pauperizzazione e proletarizzazione dell'artigianato. 

1833 

Esce a Cincinnati (Stati Uniti) il primo giornale anarchico del mondo. "Tne Peaceful Revolutionist". Si tratta di un settimanale di quattro pagine in piccolo formato, fondato e diretto da Josiah  Warren (1798-1874) che aveva già collaborato con Robert Owen. In armonia con quanto affermato da classici della “disobbedienza civile” americana come On the duty ol Civil Disobedience  di Henry David Thoreau (1849) e The Science of Society (1851) di Stephen Pearl Andrews, il primitivo anarchismo americano rivendica i diritti dell'individuo. L'individualismo si manifesterà come posizione anti-kropotkiniana (cioè anticomunista e anticollettivista) nel giornale "Liberty", fondato nel 1881 da Benjamin Tucker, che nel 1883 tradurrà Dio e lo Stato di Bakunin, l'opera che fin dal titolo originale (L'Empire knoutogermanique et la Révolution sociale, Neuchatel, maggio 1871) rivela l'intento polemico nei confronti dell'apparato statale-religioso, cattolico o protestante, come pure dei “preti laici” alla Robespierre e dei “sofismi storici dei comunisti tedeschi”. Contro il tuckerismo o stirnerismo “all'americana” (ma che affascina e conquista anche parecchi europei), si batterà verso la fine dell'Ottocento l'italiano Errico Malatesta, che in un dibattito sarà anche ferito da un individualista italo-americano. Nel 1881 un gruppo di anarchici di Boston sostenitori dello sciopero di Pittsburgh si staccherà dal tuckerismo per dar vita a "The Anarchist-Socialistic Revolutionary Review" di cui uscirà un solo numero, in quegli anni, con l'arrivo del  tedesco Johann Most apologeta della linea violenta, l'anarchismo americano si calerà nella dura realtà dei conflitti sociali. 


Nessun commento:

Posta un commento