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giovedì 23 marzo 2023

Questioni Morali e Spirituali - Eliseo Reclus

Occorre sottolineare l'importanza che Reclus attribuisce alle questioni morali e alla spiritualità. Si può fondare una morale senza Dio? No. "Non è né sarà possibile fondare una morale popolare unicamente sulla ragione. Una cornice non ci può dare un quadro; la ragione, anche la più sagace, accompagnata da tutte le buone "ragioni" del mondo, non c'insegnerà mai come comportarci; all'esplicarsi della nostra morale occorrono tutte le forze dell'essere vivente. E tra queste forze, si trovano proprio quella dell'amore, dell'entusiasmo, che si mescolano in modo differente alla religione dei nostri antenati. Queste forze erano male utilizzate, poiché si perdevano nell'adorazione dell'ignoto". "Il bene comune, o meglio la felicità di tutti gli uomini nostri fratelli, diverrà naturalmente lo scopo principale della nostra vita rinnovata. Avremo così la nostra religione, che, ormai, non sarà più in disaccordo colla ragione, e questa religione, che d'altronde non è per niente nuova e venne praticata in ogni epoca dai migliori, implica tutto quel che le religioni passate avevano contenuto di buono". "Certo, la nostra delusione sarebbe grande se, nel nostro entusiasmo, ci aspettassimo un'evoluzione improvvisa degli uomini nel senso dell'anarchia. Noi sappiamo che la loro educazione di pregiudizi e di menzogne li terrà per lungo tempo ancora in schiavitù. Quale sarà la "spirale" di civiltà attraverso cui dovranno passare prima di comprendere finalmente che possono liberarsi dalle briglie o dalle catene? Non lo sappiamo, ma, a giudicare dal presente, questo cammino sarà lungo". "Per quanti anni, decenni o secoli ci separino dalla rivoluzione finale, non lavoriamo con minor fiducia nell'opera che abbiamo iniziato, studiando con cura la storia contemporanea, ma senza prendervi una parte che possa renderci traditori delle nostre convinzioni". Kropotkin ha descritto Reclus come "il tipo di vero puritano per la sua vita e di filosofo enciclopedista francese del secolo scorso per la sua mentalità; uomo che animava gli altri, ma che non ha mai comandato nessuno, né mai lo farà. È l'anarchico la cui fede è l'essenza della sua conoscenza vasta e profonda della vita umana in tutte le sue manifestazioni, in tutti i paesi e a tutti i gradi di civiltà".


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