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giovedì 2 marzo 2023

The Walk – Robert Zemeckis

Il film ricostruisce infatti la folle ambizione e i folli sforzi di Philippe Petit, di fare delle torri gemelle ancora in costruzione, nel 1974, il teatro di una performance da consumare nell'arco di pochi minuti, durante i quali egli sarebbe passato da una torre all'altra camminando in equilibrio su di una corda tirata tra l'una e l'altra. È il protagonista stesso a raccontare le sue imprese in flashback, guardandoci dritto negli occhi attraverso l'obbiettivo, da sopra la Statua della Libertà, con le torri digitalmente ricostruite sullo sfondo. Quella di Petit è una vita con tanti ostacoli: la sua famiglia non approva il suo interesse verso i giochi circensi e il funambolismo, arrivando a cacciarlo di casa, la paura fa la sua parte e i divieti delle forze dell’ordine si fanno insistenti. Ma mai come questa volta, il suo progetto diventa una sfida e, infine, una vittoria. Questo film, diretto da Robert Zemeckis, racconta la storia vera di una giovane sognatore, il funambolo Philippe Petit, che diventerà famoso per la sua traversata storica e molto pericolosa: attraversare le Torri Gemelle del World Trade Center su di un filo d’acciaio e senza nessuna sicurezza. Un sfida contro tutti. 

Il funambolismo è per Petit è un viaggio, è un confronto faccia a faccia con la morte.…

Ma il funambolismo non è un’arte della morte, ma un’arte della vita, della vita vissuta al limite del possibile. Ovvero della vita che non si nasconde alla morte, ma la guarda dritta in faccia.…

Il funambolismo è un’arte solitaria, è un modo di affrontare la propria vita, nell’angolo più oscuro e più segreto di noi stessi. Il libro è la storia di un’esplorazione, un racconto esemplare dell’umana ricerca di perfezione».

Il funambolismo, dunque, come metafora perfetta della fragilità e precarietà della vita umana, vissuta sempre ad un passo dal baratro, ma non per questo meno degna di essere vissuta, con lo scopo di trasformare questa passeggiata su un filo in un’opera d’Arte. E durante il percorso scoprire e trascendere i propri limiti. «Entro in un mondo mistico e misterioso quando cammino nel vuoto. Il mondo del Vuoto è abitato da energie e divinità, non è affatto vuoto e lo visito il più spesso possibile. Quando prendo il bilanciere e inizio a camminare nel vuoto, quello è il mio Altro Mondo. È un luogo caratterizzato da grande sicurezza, bellezza e silenzio. Sono totalmente assorbito e presente a me stesso. Per la maggior parte del mio tempo non vivo qui sulla terra. Vivere con i piedi per terra, lo trovo pericoloso e spesso spiacevole. E dopo mesi e anni a preparare la mia performance, finalmente arriva l’attimo in cui sto per entrare nell’Altro Mondo. Ho questo pazzo mondo che mi aspetta ed è tutto mio, totalmente creato da me e sono felice! Divento metà uccello e metà uomo, questa è la mia dimensione». (Philippe Petit)






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