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giovedì 9 maggio 2024

Gli slogan al potere

Tra gli aspetti più creativi del ’68 va annoverata anche una proliferazione di slogan, alcuni dei quali sono divenuti frasi-simbolo dell’epoca. Qui di seguito segnaliamo quelli più famosi, taluni più politici altri più poetici, ma anche quelli a nostro avviso più divertenti, di sapore decisamente surrealista. 

Siate realisti chiedete l’impossibile

Vietato vietare

L’immaginazione al potere

Rivoluzione, ti amo

Sotto il selciato la spiaggia

La barricata sbarra la strada ma apre la via

Il sogno è realtà

La poesia è nelle strade

Qui si spontaneizza

Mettere un poliziotto sotto il vostro motore

Io proclamo lo stato di felicità permanente

Ho qualcosa da dire ma non so cos’è 

Esagerare vuol dire cominciare a inventare

Un poliziotto dorme in ognuno di noi. Uccidiamolo

Sono marxista tendenza groucho

Maggio ’68: la rivoluzione mondiale all’ordine del giorno

Ogni potere abusa Il potere assoluto abusa assolutamente

Non liberatemi, lo faccio da me

L’azione non deve essere una reazione ma una creazione

Io non sono al servizio di nessuno Che il popolo si serva da sé

Io non sono al servizio di nessuno (nemmeno del popolo e ancor meno dei suoi dirigenti)

Siamo tutti indesiderabili

Il potere è sulla canna del fucile (Mao) Il fucile è sulla canna del potere?

La politica si fa nelle strade

Corri compagno, il vecchio è dietro di te

Compagni, state inculando le mosche

Il sesso va bene, ha detto Mao, ma non troppo spesso

Ti amo!!! Oh! Ditelo coi sampietrini

 

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