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giovedì 6 giugno 2024

L’Anarchia nel XX secolo – Parte XXIII

1921 

13 maggio - Ridicolizzando i processi «contro la sicurezza dello stato» André Breton organizza alla Salle des Sociétés Savantes (Parigi) un «processo» allo scrittore reazionario Maurice Barrès accusato di «delitti contro la sicurezza dello spirito». 

31 maggio - Comincia alla corte d'assise di Dedham (contea di Norfolk) il processo contro Sacco e Vanzetti, imputati di rapina e duplice omicidio. I due anarchici si dichiarano innocenti. In luglio Sacco e Vanzetti sono condannati a morte. 26-30 luglio - Alla corte d'Assise di Milano processo e assoluzione di Malatesta, Borghi e Corrado Quaglino. 

Luglio - Al primo congresso dei Sindacati  Rivoluzionari, che si tiene nell'URSS e dal quale nasce il Profintern (Internazionale dei Sindacati  Rossi), suscita scalpore la scoperta che numerosi e noti anarchici sono stati arrestati e fanno lo sciopero della fame. I bolscevichi sono costretti a liberarne una parte notevole, che viene esiliata dall'URSS. 

Ottobre - Gli operai di Santa Cruz rispondono con scioperi, attentati a estancias, cattura di ostaggi, all'offensiva governativa e padronale. E in atto da diversi mesi una vera e propria guerriglia. Capi e attivisti sindacali vengono imbarcati e avviati a Buenos Aires, ove imperversa la Lega Patriottica Argentina che organizza violenze anche ai danni del quartiere ebraico (caccia ai «russi»). A Santa Cruz viene inviato un battaglione per riprendere il controllo della situazione, ma lo sciopero dilaga e investe anche Puerto Deseado, San Julan, Rio Gallegos. Tra gli operai, esasperati anche dalla notizia della condanna a morte di Sacco e Vanzetti, predominano le tendenze estremiste. Assalti e cattura di ostaggi s'infittiscono. Tra i guerriglieri spicca la figura di "El Toscano", un personaggio duro e risoluto che l'assemblea dei lavoratori ha già emarginato ma che è poi stato richiamato, perché lo sbarco delle truppe governative fa sentire la necessità di un fronte guerrigliero. A capo di un gruppo di 200 uomini, El Toscano (Alfredo Fonte, un italiano di 33  anni) inalbera la bandiera rossa e nera e procede alle «requisizioni» di cibo e armi per gli scioperanti. Un altro gringo spicca tra i guerriglieri, un altro italiano: José Aicardi, detto "El  68" dal  numero di matricola che aveva nel penitenziario di Ushuaia, considerato il comandante in capo (in realtà le decisioni sono prese, libertariamente, dall'assemblea diretta, a maggioranza). Segretario della Società Operaia di Rio Gallegos è un altro anarchico, lo spagnolo ventitreenne Antonio Soto, che dissente dai metodi di azione diretta di El Toscano. Ma la situazione precipita: Stati Uniti e  Inghilterra chiedono al governo l'esplicita protezione della proprietà, e il tenente colonnello Varela comincia la repressione spietata dei l

avoratori. Questi si organizzano militarmente e il comando viene affidato a un ex marinaio spagnolo detto "il colonnello” Ramòn Outerelo; un contingente è affidato a Soto, un altro all'uruguaiano José  Font, "Facón Grande" (Grande  Coltello). Privi di armi, isolati, i gruppi vengono accerchiati  e distrutti. Per la razzia di 27 cavalli un certo mister Bond fa fucilare 27 operai. Tutti i leader della rivolta sono uccisi. Solo  Facón Grande riesce a sconfiggere Varela. Gli promettono un'amnistia, e lui si presenta con un gruppo di operai. Tutti vengono massacrati. Il cadavere di José Font viene infilzato su uno spiedo e arrostito tra le grida di esultanza degli ufficiali, che poi si divertono a fare il tirassegno sui poveri resti. Alla fine di dicembre, uccisi 1500 operai, torna la pace sociale. I salari vengono dimezzati e scendono a 60 pesos mensili. Per oltre 25 anni non si parlerà più, nella regione, di contratti collettivi di lavoro. 

1922 

Muore a Boulogne-sur-Seine  Georges Sorel. Dopo il suo accostamento al movimento operaio (1893), aveva teorizzato lo sciopero generale rivoluzionario come arma per superare l'impasse della socialdemocrazia e abbattere lo Stato, aveva fondato (1895) e diretto il periodico "Le Devenir Social" e pubblicato L'Ethique du Socialisine (1899), Réflexions sur la violence (1908), Matériaux d'une théorie du prolétariat (1919), De l'unité du pragmatisme (1921). Nella sua opera il sindacato è visto non solo come strumento di emancipazione ma anche come simbolo di una nuova vitalità sociale, di un nuovo ordinamento morale. Avversario del determinismo socialista, deluso della sinistra, tra il 1910 e il '14 si accostò alla destra; si oppose  però all'interventismo e sostenne la rivoluzione sovietica e l'occupazione delle fabbriche in Italia. 

9-31 maggio - Alla corte d'Assise di Milano processo per l'attentato al Diana. Gli anarchici Giuseppe Mariani e Giuseppe Boldrini vengono condannati all'ergastolo; Ettore Aguggini a 30 anni, altri imputati a lunghi anni di reclusione. 


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